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Rassegna stampa [ARCHIVIO ANNI PRECEDENTI]

(GAZZETTA DEL SUD)
Accesso alla professione forense duro scontro Mancini-Castelli

30/5/2003

«Se il ministro della Giustizia dichiara di voler insistere con un provvedimento sbagliato ed ingiusto, incassando immediatamente la brusca piroetta del relatore, vorrà dire che prima che in Commissione e poi in aula, a meno di altre piroette delle quali gli elettori dovranno essere informati, il decreto sarà bocciato». A sostenerlo è stato Giacomo Mancini, componente della Commissione Giustizia della Camera, in riferimento al provvedimento per la riforma dell'esame di accesso alla professione fornse. Ieri Mancini aveva annunciato che il relatore del provvedimento, in Commissione, aveva deciso di chiedere al Governo il ritiro del decreto. Ma in serata, Castelli, in una dichiarazione ha sostenuto di essere «disposto ad accettare alcuni aggiustamenti ma non lo stravolgimento del decreto. E non sono disposto al suo ritiro». «Cambiare idea – ha detto Mancini – è sempre legittimo, ma se il proprio convincimento muta tante volte in pochi minuti il rischio è quello di fare una figuraccia». Mancini ha poi duramente polemizzato con il Governo e il guardasigilli. «Il ministro Castelli e i suoi alleati si ricordano della Calabria e del Mezzogiorno solo quando devono mandare i loro figli e i loro parenti a sostenere l'esame da avvocato. Con la riforma dell'esame che propone, il Ministro sortisce l'effetto di penalizare ancor di più i giovani aspiranti avvocati meridionali, che sarebbero costretti a peregrinare per l'Italia». Arcangelo Badolati
 


 
 
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