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Rassegna stampa [ARCHIVIO ANNI PRECEDENTI]

(IL QUOTIDIANO DELLA CALABRIA)
Esami, un coro di no sulla riforma

29/5/2003

Cambio di posizione all’interno della stessa maggioranza sul decreto legge di riforma degli esami di avvocato. Giunto ieri all’esame della Camera, il provvedimento approvato dal Governo il 16 maggio scorso, ha già registrato le prime sonore bocciature. Il decreto legge che per qualcuno doveva rimanere blindato, in questi giorni è finito sotto il tiro incrociato di quasi tutte le associazioni forensi, in particolar modo nel centro-sud. Un coro di no dinanzi al quale il Parlamento non poteva continuare a rimanere sordo. Così, il primo dietro-front ufficiale lo ha compiuto il relatore Luigi Vitali, capogruppo di Forza Italia in commissione giustizia, che ha promesso di continuare a lavorare per la modifica di alcune misure decisamente "impopolari". “Sono soddisfatto che il relatore del provvedimento abbia deciso, spinto dalle critiche dell’opposizione condivise dalla totalità della Commissione Giustizia, di insistere sul governo per il ritiro del decreto di modifica dell’esame di abilitazione alla professione forense”, è questo il commento a caldo di Giacomo Mancini jr, componente della Commissione Giustizia della Camera. “Era un provvedimento sbagliato nella forma e nella sostanza che introduceva elementi di disparità di trattamento tra i candidati”, ha ribadito Mancini il quale si è soffermato sulla necessità di una riforma dell’esame di avvocato ma “nel senso opposto a quella proposta dal Governo che è punitiva nei confronti di tutti i praticanti avvocati ed in modo specifico di quelli meridionali e della Calabria in particolare, che già patiscono la mancanza di opportunità e di occasioni di crescita dovute all’arretratezza delle proprie regioni, ai quali si sarebbero aggiunti quelli di un provvedimento ingiusto ed inopportuno”. Dunque, Mancini si è dichiarato più che certo del fatto che il decreto, così come confezionato da Roberto Castelli, non supererà l'esame del Parlamento. Tra l'altro, l'attenuazione dei vincoli di necessità ed urgenza dovrebbe consentire l'inserimento di alcune proposte dell'avvocatura rimaste fuori. Su tutte l'eliminazione di una norma che prevede lo spostamento del candidato per le prove orali e il divieto dell'utilizzo dei codici commentati.
 


 
 
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