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Rassegna stampa [ARCHIVIO ANNI PRECEDENTI]

(IL QUOTIDIANO DELLA CALABRIA)
"Tra nord e sud troppe differenze"

30/5/2003

“Serve un provvedimento urgente e transitorio già per coprire gli esami di quest’anno, ma poi dobbiamo fare una riforma molto più organica per un sistema che ha troppe sperequazioni". Così il Ministro della giustizia Roberto castelli è tornato, dai microfoni di Radio Padania, sulla questione delle nuove regole per l'accesso alla professione forense. "C'è già un testo che si sta sviluppando in commissione giustizia - ha precisato il Ministro - e che presto andrà in aula. E' un testo - ha sottolineato ancora Castelli - costruito in costante contatto con il mondo dell'avvocatura che vede, capisce e sa che occorre sanare un situazione che non fa bene a nessuno, se non a chi ne approfitta perché in certi sedi ha enormi probabilità di diventare avvocato facilmente, mentre in altre sedi la selezione è ben più seria. Bisogna combattere il turismo forense che, non a caso, si trova in certe precise zone geografiche". Tra Nord e Sud, insiste, ci sono “sperequazioni intollerabili” sull’esito degli esami, dunque è “assolutamente doveroso intervenire”. Del resto, sottolinea il guardasigilli, sul decreto si è registrata larga convergenza da parte dell’avvocatura. E ai microfoni di Radio Padania, Castelli ha aggiunto: “Serve un provvedimento urgente e transitorio già per coprire gli esami di quest’anno, ma poi dobbiamo fare una riforma molto più organica. Bisogna combattere il turismo forense che, non a caso, di trova in certe precise zone geografiche”. “Cambiare idea è sempre legittimo, ma se il proprio convincimento muta tante volte in pochi minuti il rischio è quello di fare una figuraccia". Lo dice Giacomo Mancini, a proposito della discussione in Commissione Giustizia sul decreto degli esami di pratica forense. "Durante la seduta in Commissione, il relatore del provvedimento di riforma dell'esame di avvocato - spiega Mancini - dopo aver ascoltato le tante circostanziate critiche dell' opposizione alle quali si sono aggiunte quelle di tutti i gruppi di maggioranza, si è impegnato a proporre al Governo il ritiro del decreto. Se ora il Ministro della Giustizia dichiara di voler insistere con un provvedimento sbagliato ed ingiusto, incassando immediatamente la brusca piroetta del relatore, vorrà dire che prima in Commissione e poi in aula, a meno di altre piroette delle quali gli elettori dovranno essere informati, il decreto sarà bocciato". E in particolare, sulle dichiarazioni di Castelli a Radio Padania, Mancini spiega che "tra nord e sud esistono sperequazioni intollerabili, non certo per come sostiene Castelli nella differenza percentuali dei promossi all'esame degli avvocati, ma, al contrario, nella carenza di infrastrutture, di collegamenti, di occupazione, di servizi e più in generale, di occasioni di crescita offerte ai cittadini. La verità è che Castelli e i suoi alleati si ricordano della Calabria e del Mezzogiorno solo quando devono mandare i loro figli e i loro parenti a sostenere l'esame da avvocato. Con la riforma che propone, il Ministro sortisce l'effetto di penalizare ancor di più i giovani aspiranti avvocati meridionali, che sarebbero costretti a peregrinare per l'Italia in cerca dell’abilitazione che è doveroso, al contrario, che ottengano nello stesso luogo dove hanno svolto la pratica e dove eserciteranno la loro professione”.
 


 
 
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