E' stato presentato questo
pomeriggio, nel salone di rappresentanza del comune di Cosenza, il
libro ''Tortura democratica'', inchiesta sulla comunita' del 41bis
reale, di Sergio D'Elia e Maurizio Turco.
All'incontro, moderato dal giornalista Paride Leporace, erano
presenti Sergio D'Elia, il parlamentare Giacomo Mancini jr e il
sindaco di Cosenza, Eva Catizone che si e' dichiarata ''profondamente
contraria al 41bis cosi' come a qualsiasi strumento repressivo
perche' non produce alcun beneficio per la societa'. Un detenuto e'
per prima cosa una persona, uomo o donna che sia: proprio per questo
ne va tutelata pienamente la dignita' umana, anche se ha commesso
degli errori''.
Nel proseguire il suo discorso Eva Catizone e' tornata a
parlare della chiusura della casa circondariale di Cosenza. ''Esiste
il problema delle condizioni di vita nelle carceri italiane e il
41bis ne e' ulteriore aberrazione. Ci batteremo con ogni mezzo per la
sua cancellazione e per restituire ai detenuti condizioni che non
siano al limite del disumano''.
Alle parole di Eva Catizone hanno fatto eco
quelle di Giacomo Mancini. ''La lotta alla criminalita' organizzata
non si combatte con il 41bis, la Casa delle liberta' tradisce proprio
questo termine quando lo applica a pieno regime. L'unico vero
provvedimento di liberta' - ha sottolineato Mancini- e' stato proprio
il tanto criticato indultino che e' frutto di una volonta' del
centrosinistra e che io stesso ho firmato''.
Parole di critica anche verso ''i supercarceri, i
superprocessi, le supercommissioni che non hanno prodotto alcun
risultato. L'Antimafia e' diventata uno status, uno strumento di
potere. Come diceva lo scrittore siciliano Leonardo Sciascia ad
essere contro l'Antimafia si commette lesa maesta', si e' subito
additati come collusi con la mafia: guai a chi li tocca''.
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