''Se il Ministro della Giustizia
dichiara di voler insistere con un provvedimento sbagliato ed
ingiusto, incassando immediatamente la brusca piroetta del
relatore, vorra' dire che prima in Commissione e poi in aula, a
meno di altre piroette delle quali gli elettori dovranno essere
informati, il decreto sara' bocciato''. A sostenerlo e' stato
Giacomo Mancini, componente della Commissione Giustizia della
Camera, in riferimento al provvedimento per la riforma dell'
esame di accesso alla professione forense.
Ieri Mancini aveva annunciato che il relatore del
provvedimento, in Commissione, aveva deciso di chiedere al
Governo il ritiro del decreto. Ma in serata, Castelli, in una
dichiarazione ha sostenuto di essere ''disposto ad accettare
alcuni aggiustamenti ma non lo stravolgimento del decreto. E non
sono disposto al suo ritiro''.
''Cambiare idea - ha sostenuto oggi Mancini - e' sempre
legittimo, ma se il proprio convincimento muta tante volte in
pochi minuti il rischio e' quello di fare una figuraccia.
Durante la seduta di ieri in Commissione, il relatore del
provvedimento di riforma dell' esame di avvocato, dopo aver
ascoltato le tante circostanziate critiche dell' opposizione
alle quali si sono aggiunte quelle di tutti i gruppi di
maggioranza, si e' impegnato a proporre al Governo il ritiro del
decreto''.
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