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Rassegna stampa [ARCHIVIO ANNI PRECEDENTI]

(LA PROVINCIA COSENTINA)
L'Arcigay ricorda Mancini con una corona

6/6/2003

Correva l’anno 1985 e a Rocca Imperiale l’arrivo di un gruppo di turisti gay in un campeggio marino suscitava, probabilmente dietro regia bene orchestrata, quasi una rivolta popolare. A difendere la libertà di quelle persone, colpevoli di nulla se non di capitare nel momento in cui si diffondeva il terrore per l’Aids, si schierò immediatamente Giacomo Mancini. L’on. Mancini volle poi nella sua Cosenza aprire sul caso un’assemblea pubblica, che si svolse alla Camera di Commercio e registrò ben quattro ore di fitto dibattito. L’episodio non è stato dimenticato dall’on. Franco Grillini, fondatore Dell’Arcigay nazionale, che oggi pomeriggio è arrivato da Bari insieme al portavoce nazionale Michele Bellomo per portare un omaggio floreale sulla tomba dell’on. Giacomo Mancini. Grillini ha deposto sulla lapide in marmo una corona d’alloro con una fascia tricolore e la scritta “Dagli amici del Gay Pride un grato ricordo”. Prima, c’è stato un incontro a Palazzo dei Bruzi con il sindaco Eva Catizone e l’on. Giacomo Mancini jr., presente anche Stefano Gioia, vicepresidente dell’Arcigay Eos Calabria di Cosenza. Tutti hanno partecipato anche alla cerimonia a colle Mussano. “Quel fatto del 1985 - ha detto l’on. Grillini- rappresentò la prima volta in cui ci trovammo in una situazione difficile. L’on. Giacomo Mancini oggi non c’è più, ma rimane il suo esempio da indicare alla classe politica italiana, non sempre così attenta, liberale e disponibile. Ed è per questo che abbiamo dedicato il Gay Pride di Bari, che si chiude il 7 giugno, alla sua memoria oltre che a quella del nostro fondatore don Marco Bisceglie di Lavello”. Il sindaco Eva Catizone e l’on. Mancini hanno ringraziato per questa attenzione così gradita. Il sindaco ha ricordato come Cosenza sia città tollerante ed aperta, “dove l’Amministrazione ha forte il senso della politica di compatibilità delle differenze, grazie anche al fatto che qui si è sempre lavorato sulle politiche culturali”. E Stefano Gioia non ha mancato di rilevare come il Comune, unico in Calabria abbia concesso uno spazio all’Arcigay alla Casa delle Culture. Ricorda l’episodio di Rocca Imperiale anche l’on. Giacomo Mancini, per averlo ascoltato dal nonno. “Quando fui eletto deputato - ha detto il giovane Mancini- dissi a mio nonno che in Parlamento mi trovavo a sedere vicino a Grillini. “E mio amico”, mi rispose e mi raccontò l’episodio del campeggio con dovizia di particolari”. L’on. Mancini ha quindi ringraziato gli ospiti, verso i quali si è detto “grato per una dimostrazione di sensibilità che mi commuove profondamente. Siete venuti da Bari per rendere omaggio ad un uomo che caratterizzò il suo impegno politico per le battaglie a favore di ogni tipo di libertà. Queste battaglie devono appartenere anche oggi alla cultura della sinistra riformista”.
 


 
 
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