Correva l’anno 1985 e a Rocca Imperiale l’arrivo di un gruppo di turisti gay in un campeggio marino suscitava, probabilmente dietro regia bene orchestrata, quasi una rivolta popolare. A difendere la libertà di quelle persone, colpevoli di nulla se non di capitare nel momento in cui si diffondeva il terrore
per l’Aids, si schierò immediatamente Giacomo Mancini.
L’on. Mancini volle poi nella sua Cosenza aprire sul caso un’assemblea
pubblica,
che si svolse alla Camera di Commercio e registrò ben quattro ore di
fitto
dibattito.
L’episodio non è stato dimenticato dall’on. Franco Grillini, fondatore
Dell’Arcigay
nazionale, che oggi pomeriggio è arrivato da Bari insieme al portavoce
nazionale
Michele Bellomo per portare un omaggio floreale sulla tomba dell’on.
Giacomo
Mancini. Grillini ha deposto sulla lapide in marmo una corona d’alloro
con
una fascia tricolore e la scritta “Dagli amici del Gay Pride un grato
ricordo”.
Prima, c’è stato un incontro a Palazzo dei Bruzi con il sindaco Eva
Catizone
e l’on. Giacomo Mancini jr., presente anche Stefano Gioia,
vicepresidente
dell’Arcigay Eos Calabria di Cosenza. Tutti hanno partecipato anche
alla
cerimonia a colle Mussano.
“Quel fatto del 1985 - ha detto l’on. Grillini- rappresentò la prima
volta
in cui ci trovammo in una situazione difficile. L’on. Giacomo Mancini
oggi
non c’è più, ma rimane il suo esempio da indicare alla classe politica
italiana,
non sempre così attenta, liberale e disponibile. Ed è per questo che
abbiamo
dedicato il Gay Pride di Bari, che si chiude il 7 giugno, alla sua
memoria
oltre che a quella del nostro fondatore don Marco Bisceglie di
Lavello”.
Il sindaco Eva Catizone e l’on. Mancini hanno ringraziato per questa
attenzione
così gradita. Il sindaco ha ricordato come Cosenza sia città tollerante
ed aperta, “dove l’Amministrazione ha forte il senso della politica di
compatibilità
delle differenze, grazie anche al fatto che qui si è sempre lavorato
sulle
politiche culturali”.
E Stefano Gioia non ha mancato di rilevare come il Comune, unico in
Calabria
abbia concesso uno spazio all’Arcigay alla Casa delle Culture.
Ricorda l’episodio di Rocca Imperiale anche l’on. Giacomo Mancini, per
averlo
ascoltato dal nonno. “Quando fui eletto deputato - ha detto il giovane
Mancini-
dissi a mio nonno che in Parlamento mi trovavo a sedere vicino a
Grillini.
“E mio amico”, mi rispose e mi raccontò l’episodio del campeggio con
dovizia
di particolari”.
L’on. Mancini ha quindi ringraziato gli ospiti, verso i quali si è
detto
“grato per una dimostrazione di sensibilità che mi commuove
profondamente.
Siete venuti da Bari per rendere omaggio ad un uomo che caratterizzò il
suo impegno politico per le battaglie a favore di ogni tipo di
libertà.
Queste battaglie devono appartenere anche oggi alla cultura della
sinistra
riformista”.
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