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Rassegna stampa [ARCHIVIO ANNI PRECEDENTI]

(IL DOMANI DI COSENZA)
"No alla vendita di Carisiel". Il caso finisce in Parlamento

14/6/2003

Punto interrogativo sulle future prospettive della Carisiel spa. Servono chiarimenti. E, soprattutto, non servono operazioni finanziarie che hanno come fine la vendita dell’azienda e la scomparsa di un patrimonio di competenze. Quei chiarimenti che hanno chiesto, con un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Economia Giulio Tremonti, i deputati del centrosinistra Giacomo Mancini, Gianfranco Morgando, Giuseppe Camo e Dario Franceschini. “L’azienda informatica, che al momento conta circa 150 dipendenti, nell’unica sede di Rende – spiegano i parlamentari - nasce nel 1995 attraverso la scissione da Intersiel per erogare servizi a Banca Carime, all’epoca controllata dal Gruppo Cariplo e poi Intesa, successivamente dal Gruppo Banca Popolare Commercio e Industria. In questi anni ha raggiunto un’alta specializzazione professionale delle proprie risorse umane, lavorando nel settore dello sviluppo del software e di assistenza e consulenza all’utenza bancaria”. E aggiungono: “Ha partecipato in modo spesso determinante, ai processi bancari che hanno caratterizzato l’evoluzione e lo sviluppo raggiunti dall’Istituto di Credito di appartenenza – così nell’interrogazione parlamentare – Fra gli interventi di maggiore importanza vanno ricordati quelli relativi alla migrazione e alla fusione dei sistemi informatici dei diversi istoituti in un unico target, l’eurizzazione. Recentemente le Carisiel – Così Mancini, Morgando, Camo e Franceschini – si è caratterizzata anche per importanti attività di ricerca, sempre nel campo del software bancario, lavorando in sinergia con Banksiel e raggiungendo soluzioni di avanguardia tecnologica che hanno, oltretutto, incontrato il parere favorevole del Miur. Oggi l’azienda, rivolgendosi al ministro per l’Economia e al ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, si interroga sulla propria situazione industriale e sulle prospettive strategiche, chiedendo esplicitamente la promozione di nuove iniziative capaci di mantenere e rafforzare le professionalità cresciute al suo interno – così ancora gli esponenti del centrosinistra – Queste richieste hanno il fine di meglio definire la missione aziendale della Carisiel per il futuro, soprattutto alla luce degli importanti risultati finora conseguiti e nella prospettiva, utile allo sviluppo del territorio, di incrementare la specializzazione degli addetti. Al momento l’unica prospettiva che si pone all’azienda è un’operazione finanziaria di vendita che, screditando la missione, arrecherebbe svantaggi alle prospettive di sviluppo del territorio”.
 


 
 
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