Mancavano i cori. Ma c'erano lo
striscione, il presidente Franco Sensi, l'ex capitano Giacomo Losi e
le bandiere giallorosse. I colori della Roma hanno 'invaso' per una
mattinata il palazzo della Camera dei deputati di vicolo Valdina.
L'occasione, la presentazione del Roma club Montecitorio alla
presenza di una serie di tifosi-parlamentari come Giulio Andreotti,
presidente onorario, Massimo D'Alema, Maurizio Gasparri, Mauro
Baccini, Fabrizio Cicchitto, Giacomo Mancini tra gli altri.
Rigorosamente, per statuto, ''apolitico'', il club ha come presidente
Paolo Cento, dei Verdi.
Entusiasta, stringendo una maglietta della Roma, Andreotti si
e' abbandonato ai ricordi: ''Da bambino venivo a giocare davanti a
palazzo Valdina con i giocatori della Roma di allora, con cui abbiamo
rotto piu' di un vetro del palazzo''. Di tutte le presidenze che ha
collezionato nella sua vita, questa del Roma club Montecitorio e'
''una delle piu' importanti'', ha aggiunto Andreotti, che poi ha
raccontato con nostalgia: ''Quello che mi piacerebbe di piu' e'
tornare a 50, anzi 70 anni fa, quando ero ragazzo, per guardare la
Roma al campo di Testaccio''.
a ad un Andreotti nostalgico, poco piu' in la',
faceva eco un D'Alema decisamente piu' 'militante': ''Nessuno tocchi
Capello'', e' stata una delle poche concesse dal presidente dei Ds:
''Essere qui e' un onore, siamo tifosi -ha aggiunto-. Ora speriamo di
essere in molti. Lo so, non e' il primo dei club di squadre di calcio
fondati a Montecitorio, ma noi romanisti siamo pigri e l'importante
e' arrivare primi in campionato''.
Ma piu' passava il tempo e piu' la temperatura, calcistica e
non, saliva. Cosi' Giacomo Mancini, giovane deputato dei Ds, si
abbandonava a riflessioni da vero tifoso: ''La stagione inizia in
tono minore, speriamo che sia in crescendo. Abbiamo comprato un
grande difensore, ma ci ora ci vuole un centrocampista. Non puo'
passare tutto per Emerson, ne' si puo' esaltare troppo De Rossi''.
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