Il Cosenza non ce l' ha fatta.
Nonostante gli appelli lanciati anche oggi, il consiglio
federale della Figc, pur allargando a 24 squadre la serie B, non
ha ripescato il Cosenza, inserendo invece la Fiorentina tra i
cadetti.
Una decisione che ha provocato sconcerto e rabbia tra i
tifosi rossoblu' e negli ambienti politici ed istituzionali
della citta', impegnati da settimane, ormai, per evitare la
scomparsa del calcio in citta'.
Il presidente del Cosenza Calcio 1914, Giuseppe Mazzotta, non
ha esitato a definire ''una ingiustizia infinita rispetto ad una
societa' che ha sempre onorato il calcio e rispettato le
regole'' la decisione della Figc. ''Attendiamo di conoscere le
motivazioni'' ha aggiunto Mazzotta che ha gia' chiesto un
incontro a Carraro per conoscere i motivi di un' esclusione che
''ha dell' inverosimile e non trova alcun fondamento. A meno che
non debba pensare che si vuole fare pagare al Cosenza i guai
giudiziari del suo ex presidente Paolo Fabiano Pagliuso''.
Di decisione ''inaccettabile'' ha parlato il segretario
regionale dei Ds, Nicola Adamo, a giudizio del quale ''ancora
piu' inaccettabile e' il ripescaggio della Fiorentina''. Adamo
ha anche invitato le istituzioni ad adoperarsi ''perche' alla
giusta insoddisfazione e rabbia della tifoseria di una intera
provincia si dia una risposta con iniziative conseguenti''.
L' esclusione del Cosenza ha lasciato ''esterrefatta'' Jole
Santelli, sottosegretario alla Giustizia, ''per le modalita' con
le quali e' stata penalizzata la Calabria''. ''Qualcuno - ha
puntualizzato il sottosegretario - deve spiegarci i motivi per i
quali e' stato escluso il Cosenza a favore del giglio viola
della Fiorentina. E' un favoritismo smaccato e la Federazione
sara' chiamata a dare risposte concrete che ridiano serieta' e
dignita' al mondo del calcio e risarciscano la Calabria e la
citta' di Cosenza''.
Jole Santelli si e' anche fatta promotrice di un appello alla
Figc ed al Coni in favore del Cosenza sottoscritto dal vice
ministro alle Infrastrutture, Mario Tassone, dal sottosegretario
alle attivita' produttive, Giuseppe Galati, dai parlamentari di
entrambi gli schieramenti Giacomo Mancini,Giuseppe Valentino,
Gino Trematerra, dal presidente della Regione, Giuseppe
Chiaravalloti, dal presidente della Provincia di Cosenza,
Antonio Acri, e dal sindaco, Eva Catizone.
Quest' ultima ha parlato di una decisione ''scandalosa. E'
una vergogna - ha aggiunto - Non abbiamo alcuna intenzione di
rimanere inermi di fronte ad una cosi' grave ingiustizia''.
L' avv. Mattia Grassani, che segue il ricorso presentato al
Coni dal Cosenza contro l' esclusione dalla C1, ha parlato di
una Fiorentina ''miracolata due volte; il Cosenza era l' unica
squadra che sul piano sportivo aveva tutte le carte in regola
per accedere alla serie B. Ora le possibilita' del buon fine del
nostro ricorso si sono ridotte notevolmente''.
Di vera e propria ''vergogna'' che getta ''ancora maggiore
discredito sul sistema del calcio'' ha parlato il deputato dell'
Ulivo, Giacomo Mancini, che ha definito ''inquietante che il
giorno prima del consiglio federale Carraro abbia avvertito
telefonicamente il sindaco di Firenze del ripescaggio che poi e'
puntualmente avvenuto''.
In favore del Cosenza, in mattinata, si era espresso il
ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri, e gli stessi
amministratori giudiziari della societa' che, tramite fax,
avevano fatto pervenire a Figc, Lega e Coni, la richiesta di
''immediata e legittima iscrizione del Cosenza Calcio 1914 al
campionato di serie B'' avvertendo che in caso di ''in caso di
mancata iscrizione e ripescaggio di altre societa''' avrebbero
adito la magistratura civile e penale.
Tutti interventi che, pero', non hanno avuto esito.
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