''Il Presidente del Consiglio si
era impegnato solennemente a tenere lontano la politica dal
calcio, ma anche questa volta le promesse non sono state
rispettate''. E' questo il giudizio di Giacomo Mancini, deputato
dell' Ulivo, in relazione all' esclusione del Cosenza dal
campionato di serie B.
''Infatti - ha aggiunto Mancini - la riforma del campionato
di serie B e' stata ispirata dalla piu' spregevole spartizione
partitocratrica che ha per l' ennesima volta evidenziato l'
irrilevanza e l' incapacita' degli esponenti di governo della
Calabria. Se infatti e' evidente che il Catania e' stato
ripescato in B per le insistite proteste del coordinatore
nazionale di An e' altrettanto chiaro che il Ministro di quello
stesso partito eletto in Calabria non ha mosso un dito per far
valere le ragioni del Cosenza, nonostante egli sia titolare di
un dicastero determinante nella regolamentazione del business
del calcio in televisione''.
A giudizio di Mancini ''e' una vergogna ed un inganno che la
citta' di Cosenza ed i suoi tanti tifosi non meritavano; cosi'
come e' orticante il tentativo (non fallito) di comprare il
silenzio di alcuni settori dell' opposizione salvando la
Fiorentina e condannando il Cosenza''.
|