A 24 ore dalla decisione della
Figc che, allargando la serie B a 24 squadre, ha escluso il
Cosenza calcio 1914, non accennano a placarsi le prese di
posizioni polemiche nella citta' calabrese.
Il primo a scendere in campo, naturalmente, e' stato il
presidente della societa', Giuseppe Mazzotta che, annunciando
battaglia, ha parlato di una ''volonta' precostituita a monte di
ripescare la Fiorentina. Di fatto - ha aggiunto - sono state
eliminate le retrocessioni; in questo caso il Cosenza avrebbe
dovuto essere riammesso e poi, eventualmente, escluso. Ma in
realta' il Cosenza era in regola con i parametri per la B''.
Nella polemica e' intervenuto anche il deputato della
Margherita Luigi Meduri, che non ha perso l' occasione per
criticare il centrodestra calabrese. ''Ai tempi felici del
calcio giocato - ha sostenuto - per vincere bisognava segnare
dei gol e a farli erano ovviamente i calciatori. Nei tempi del
cavalier Berlusconi i gol debbono segnarli i politici: La Russa
batte Gasparri, quindi, per 1-0, con conseguente promozione del
Catania e retrocessione del Cosenza''.
Il deputato dell' Ulivo Giacomo Mancini ha sottolineato come
''il Presidente del Consiglio si era impegnato solennemente a
tenere lontano la politica dal calcio, ma anche questa volta le
promesse non sono state rispettate; infatti la riforma del
campionato di serie B e' stata ispirata dalla piu' spregevole
spartizione partitocratica che ha per l' ennesima volta
evidenziato l' irrilevanza e l' incapacita' degli esponenti di
governo della Calabria''.
Anche gli amministratori giudiziari nominati dal Tribunale
per la gestione del patrimonio Pagliuso, coinvolto in una
inchiesta della Dda catanzarese, sono tornati oggi, prima della
riunione del Coni, a sollecitare l' iscrizione del Cosenza al
prossimo campionato di serie B definendo ''indebito, illegittimo
e infondato'' il provvedimento adottato ieri dalla Figc. Gli
amministratori giudiziari hanno anche nuovamente avvertito i
vertici del mondo del calcio che qualora il Cosenza non venga
iscritto, si rivolgeranno alla magistratura civile e penale.
Un intervento dei parlamentari calabresi sui vertici
nazionali del calcio e' stato sollecitato dal consigliere
regionale dell' Udc, Roberto Occhiuto, ''per salvare almeno la
dignita' di una citta' a cui e' stato scippato un diritto'', e
per scongiurare ''un ennesimo schiaffo a Cosenza'' in occasione
della riunione di domani del Coni che dovra' valutare il ricorso
presentato dalla societa' per la mancata iscrizione al
campionato di C1.
Il leader del movimento Diritti civili, Franco Corbelli, ha
parlato di un' esclusione che ''per come e' maturata ed e' stata
motivata, e' senza ombra di dubbio una vergogna nazionale, la
piu' grande ingiustizia e la pagina piu' nera che sia mai stata
scritta nella storia del calcio e dello sport del nostro
Paese''.
Infine, il coordinatore regionale del Partito
Liberaldemocratico, Tonino Perrelli che ha anche informato Mario
Segni, leader della stessa formazione, ha chiesto che il
Copsenza rinasca dalla C2 o dalla serie D, invocando la cessione
della nuova formazione recentemente costituita, il Cosenza Fc,
ad un gruppo di industriali.
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