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Rassegna stampa [ARCHIVIO ANNI PRECEDENTI]

(ANSA)
Cosenza escluso, non si placa la rabbia

21/8/2003

A 24 ore dalla decisione della Figc che, allargando la serie B a 24 squadre, ha escluso il Cosenza calcio 1914, non accennano a placarsi le prese di posizioni polemiche nella citta' calabrese. Il primo a scendere in campo, naturalmente, e' stato il presidente della societa', Giuseppe Mazzotta che, annunciando battaglia, ha parlato di una ''volonta' precostituita a monte di ripescare la Fiorentina. Di fatto - ha aggiunto - sono state eliminate le retrocessioni; in questo caso il Cosenza avrebbe dovuto essere riammesso e poi, eventualmente, escluso. Ma in realta' il Cosenza era in regola con i parametri per la B''. Nella polemica e' intervenuto anche il deputato della Margherita Luigi Meduri, che non ha perso l' occasione per criticare il centrodestra calabrese. ''Ai tempi felici del calcio giocato - ha sostenuto - per vincere bisognava segnare dei gol e a farli erano ovviamente i calciatori. Nei tempi del cavalier Berlusconi i gol debbono segnarli i politici: La Russa batte Gasparri, quindi, per 1-0, con conseguente promozione del Catania e retrocessione del Cosenza''. Il deputato dell' Ulivo Giacomo Mancini ha sottolineato come ''il Presidente del Consiglio si era impegnato solennemente a tenere lontano la politica dal calcio, ma anche questa volta le promesse non sono state rispettate; infatti la riforma del campionato di serie B e' stata ispirata dalla piu' spregevole spartizione partitocratica che ha per l' ennesima volta evidenziato l' irrilevanza e l' incapacita' degli esponenti di governo della Calabria''. Anche gli amministratori giudiziari nominati dal Tribunale per la gestione del patrimonio Pagliuso, coinvolto in una inchiesta della Dda catanzarese, sono tornati oggi, prima della riunione del Coni, a sollecitare l' iscrizione del Cosenza al prossimo campionato di serie B definendo ''indebito, illegittimo e infondato'' il provvedimento adottato ieri dalla Figc. Gli amministratori giudiziari hanno anche nuovamente avvertito i vertici del mondo del calcio che qualora il Cosenza non venga iscritto, si rivolgeranno alla magistratura civile e penale. Un intervento dei parlamentari calabresi sui vertici nazionali del calcio e' stato sollecitato dal consigliere regionale dell' Udc, Roberto Occhiuto, ''per salvare almeno la dignita' di una citta' a cui e' stato scippato un diritto'', e per scongiurare ''un ennesimo schiaffo a Cosenza'' in occasione della riunione di domani del Coni che dovra' valutare il ricorso presentato dalla societa' per la mancata iscrizione al campionato di C1. Il leader del movimento Diritti civili, Franco Corbelli, ha parlato di un' esclusione che ''per come e' maturata ed e' stata motivata, e' senza ombra di dubbio una vergogna nazionale, la piu' grande ingiustizia e la pagina piu' nera che sia mai stata scritta nella storia del calcio e dello sport del nostro Paese''. Infine, il coordinatore regionale del Partito Liberaldemocratico, Tonino Perrelli che ha anche informato Mario Segni, leader della stessa formazione, ha chiesto che il Copsenza rinasca dalla C2 o dalla serie D, invocando la cessione della nuova formazione recentemente costituita, il Cosenza Fc, ad un gruppo di industriali.
 


 
 
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