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Rassegna stampa [ARCHIVIO ANNI PRECEDENTI]

(LA PROVINCIA COSENTINA)
Un viale per ricordare Giacomo Mancini

24/8/2003

La giornata della memoria di malito è stata dedicata interamente ad una pietra miliare della sua storia: Giacomo mancini, al quale è stato intitolato un viale nel corso di una cerimonia ufficiale. La manifestazione ha voluto celebrare un personaggio che ha segnato profondamente il panorama politico italiano nell’arco della sua lunga carriera, mettendo in risalto l’aspetto più intimistico del politico navigato, quello legato alle sue origini. Giacomo Mancini è diventato l’emblema di un fervore politico, di un attivismo senza posa che continua a destare, anche dopo la sua scomparsa, una profonda ammirazione. Questo quanto è emerso dalle parole delle numerose autorità politiche e religiose che hanno voluto ricordarlo: il sindaco di Malito Giuseppe Guzzo Foliaro, il parroco don Sergio Saccomanno, l’onorevole Giacomo Mancini jr, il presidente della Comunità Montana, Anna Aurora Colosimo, il vice presidente dell’Ente e sindaco di Marzi Giuseppe Cuccomarino. Viale Mancini si snoda come la vena principale che conduce al cuore di Malito, delimitata da una schiera di alberi di tiglio, spazio arioso e ombreggiato, prediletto dai malitesi e non per il passaggio, soprattutto nel periodo estivo. Il cerimoniale commemorativo, culturale e fastoso, si è tenuto distante dai toni apologetici. A dominare è stato un flusso di memoria, il ricordo ancora vivo, nutrito da piccoli aneddoti, episodi rappresentativi revocati da chi lo ha conosciuto da vicino. Una giornata festosa, inaugurata dalle note della banda musicale, dai movimenti delle giovani majorettes e dalla spettacolare esposizione degli affreschi volontà palloni aerostatici di eccezionale bellezza, fra i quali i vincitori del concorso d’arte e decorazione artistica Giuseppe Forlini 2002, una rivisitazione della Guernica di Picasso alla luce delle tragedie delle torri gemelle. Giacomo Mancini torna al suo paese d’origine, questa volta stabilmente, oltre le periodiche visite alla proprietà dell’ “Aria rossa”, ha trovato posto nella memoria collettiva come un’ultimo “eroe del passato”.
 


 
 
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