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Camicia sbottonata e niente cravatta. Una semplicità raffinata nel vestire che rispecchia la sua persona. Giacomo Mancini jr a giudicare dal colorito, non ha passato molto tempo in spiaggia quest’estate. La Festa dell’Unità di San Giovanni in Fiore è una rimpatriata di colleghi come non la si vedeva da tempo. Lui, lonorevole socialista, chiacchiera coi vari Oliverio, Incarnato, Guagliardi. Intanto la gente prende posto. Ci avviciniamo e gli chiediamo cortesemente di scambiare due battute. Il giovane deputato cosentino gentilmente ci risponde: “Certo”. Sa onorevole, volevamo parlare delle prossime elezioni provinciali...e prima che possa ripensarci gli formuliamo la prima domanda. Due nomi per una risposta secca: Franco Laratta o Mario Oliverio per la candidatura del centrosinistra alla presidenza della Provincia?
- Francamente credo che non sia una questione di nomi. In questi casi è decisamente più giusto parlare di programmi e lavorare per formare uno schieramento in grado di vincere perché, è ormai tangibile, c’è bisogno di un Ulivo forte, capace di dare più mezzi, più risorse a chi non ne ha. Berlusconi ha fallito! Il suo governo è un fallimento. Questa estate sono morti in solitudine migliaia di anziani senza che nessuno adottasse i giusti provvedimenti. L’inflazione è aumentata, gli stipendi non bastano più, l’ordine pubblico preoccupa. In un quadro del genere noi, come centro sinistra, dobbiamo rimboccarci le maniche per la ripresa. Partendo dalla Provincia di Cosenza per arrivare alla Regione ed al governo nazionale”.
- Uno tra Laratta e Oliverio, però, il suo partito lo appoggerà pure. O no?
- Guardi, Mario Oliverio, senza alcun dubbio, è un parlamentare di grande spicco, che ha fatto bene: uno importante insomma. Il mio partito sosterrà la sua candidatura. Secondo me, i politici del centro sinistra debbono far prevalere la professionalità, e questo accadrà, ne sono certo”.
- Qual è il “trucco”, sempre che ce ne sia uno, che il centro sinistra deve usare per vincere le prossime elezioni provinciali?
- Credo che per la Provincia di Cosenza si vince se il centreosinistra riuscirà a coinvolgere l’elettorato socialista. Alle elezioni comunali di Cosenza, conclusesi con la vittoria del Sindaco Eva Catizone, l’elettorato socialista fu fondamentale, giocò un ruolo importantissimo. Per questo c’è bisogno di un uomo che riesca a coinvolgere i socialisti e Mario Oliverio, in questo, ha il merito di essere stato il primo a capirne l’importanza stipulando, nel 1997, un accordo politico con mio nonno.
- La Margherita, altro partito cardine dell’attuale maggioranza provinciale, dopo due legislature con Acri, e quindi con i Ds, pare rivendichi la poltrona da Presidente. Sembrano ragioni motivate quelle dei rutelliani.
- Io sono del parere che in polotica non c’è chi ha ragione e chi ha torto. Ci sono delle argomentazioni giuste che vengono affrontate. Ritengo però che adesso si debba lavorare per un’unica priorità: la vittoria dell’Ulivo. Per questo dobbiamo batterci tutti insieme.
- Un Ulivo come lei stesso auspica “unito” deve comunque temere la destra?
- E’ la destra che deve temere l’Ulivo perché è la destra che governa male, alla Regione Calabria come al governo nazionale di Roma. Se si vince a Cosenza si può ambire a vincere anche alla Regione”.
Il tempo stringe. E’ il momento del dibattito. Giacomo Mancini jr ci saluta. Per lui e per gli altri, il rilancio del centro sinistra è una priorità assoluta.
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