Biografia
Attività parlamentare
Dichiarazioni
Agenda
Rassegna stampa
Galleria fotografica
Manifesti
Scrivimi

 
Area riservata



Rassegna stampa [ARCHIVIO ANNI PRECEDENTI]

(GAZZETTA DEL SUD)
“Migliori e diversi”, un programma per vincere

2/10/2003

Una strategia vincente per il centrosinistra. Ne indica i dati essenziali il deputato Giacomo mancini jr. “Attenzione – dice il parlamentare – a non imitare le cattive abitudini della Casa delle Libertà, a non lasciarsi invischiare in manovre consociative. Il centrosinistra deve distinguersi per comportamenti limpidi, che rendano impossibile il ritorno alla vecchia partitocrazia”. Quali gli obiettivi del centrosinistra? “E’ tempo di cominciare a pensare – dice Mancini jr – al ritorno al governo del Paese. La coalizione di centrodestra non ce la fa. I prezzi aumentano, l’allarme sicurezza mette in crisi l’intera economia. Il senso di legalità è in caduta libera come dimostrano le recenti vicende del mondo del calcio e lo stesso condono edizilio. Il centrosinistra può e deve rappresentare l’alternativa capace di assicurare governi e programmi migliori. Dobbiamo avere la capacità di lavorare lungo due traiettorie: l’Europa ed il Mezzogiorno”. Sul piano politico l’approdo dei partiti del centrosinistra deve essere quello del nuovo partito riformista. “La costruzione di un nuovo soggetto riformista diventa sempre più urgente. Le proposte di Prodi e di D’ALema rappresentano – sottolinea il parlamentare – il punto di partenza per mettere a punto un progetto unitario che sappia mettere assieme ed esaltare le tradizioni cattoliche, democratiche, riformiste e socialiste. I socialisti hanno avuto un ruolo di primo piano nel processo di innovazione e di ammodernamento del paese. La riforma agraria, lo stato sociale, la riforma sanitaria, le innovazioni istituzionali, le Regioni: il contributo dei socialisti è stato fondamentale. Occorre tenerne conto per delineare un percorso comune con cui affrontare le sfide del presente e del futuro”. Come battere il centrodestra? “Vinciamo – afferma Mancini – se ci pensiamo come differenti e migliori. E purtroppo non sempre lo siamo”. La Regione e le polemiche sul nuovo Statuto. “Le ultime vicende della Regione sono state affrontate – sostiene il deputato – con una approssimazione che ci danneggia. Sullo Statuto le nostre scelte dovevano essere diverse e non limitarsi a denunciare la scarsa credibilità del centrosinistra calabrese a livello romano. Il presidenzialismo è stata la bandiera vincente del centrosinistra in Friuli, dove Illy è stato in prima fila nella battaglia per l’elezione diretta del presidente. Una scelta che qui in Calabria non può essere rinnegata e che può avere la fiducia di un elettorato diverso dal nostro, quello della destra più moderna e progredita che non vuole pericolosi ritorni alle mediazioni del passato”. “I giochi della politica – questo l’ammonimento di Giacomo Mancini jr – debbono essere riposti definitivamente in archivio. E’ il momento della concretezza, delle risposte da dare ai cittadini. Prendiamo ad esempio il problema acqua. C’è chi vuole seguire la strada antica delle clientele, dei carrozzoni in mani pubbliche. Bisogna invece lavorare per una soluzione seria, che affidi la gestione delle risorse idriche sulla base di competenze e professionalità”. Le trattative nel centrosinistra e la scelta del candidato alla presidenza della Provincia. “Resistono schemi – ammette il parlamentare – che si richiamano alla vecchia partitocrazia. Anche qui bisogna voltare pagina. Come Pse abbiamo indicato nel deputato Mario Oliverio un candidato autorevole e credibile, che è punto di riferimento per l’intero centrosinistra. A Oliverio va riconosciuto, tra l’altro, il merito di avere recuperato, negli anni Novanta, il rapporto con Giacomo Mancini e con i socialisti. La sua candidatura può rilanciare non soltanto la collaborazione con i socialisti, che in Calabria sono stati protagonisti di mille battaglie positive, ma anche con quelle nuove energie che debbono dare al centrosinistra quelle caratteristiche di modernità e di rinnovamento necessarie per ricostituire quel tessuto democratico e quella nuova, illuminata, classe dirigente che dovrà guidare negli anni a venire la nostra Regione”.
 


 
 
  © Copyright - Tutti i diritti riservati