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Rassegna stampa [ARCHIVIO ANNI PRECEDENTI]

(IL QUOTIDIANO DELLA CALABRIA)
"Lsu-Lpu, il governo si disinteressa"

14/10/2003

Nella Finanziaria del Governo nessuno stanziamento di fondi per i precari calabresi. Lo ha affermato ieri mattina il deputato Giacomo Mancini a conclusione di un incontro con i lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità del comprensorio. Mancini ha detto di aver ricevuto informazioni direttamente del Servizio Studi della Camera dei Deputati, confermando in sostanza quanto riferito in precedenza dal sindacalista della Cgil, Franco D’Orrico, per il quale nel documento di legge Finanziaria a tutt’oggi “manca il capitolo degli ammortizzatori sociali e del Fondo nazionale per la disoccupazione”. Secondo Mancini quello di lsu ed lpu “è un problema serio, soprattutto in un contesto dove non ci sono opportunità: il Patto Territoriale – ha spiegato – per colpa di chi ci governa è stato accantonato, mentre il Pit non si sa dove è andato a finire”. Nell’occasione, il parlamentare cosentino ha fatto emergere ancora una volta la situazione dell’area industriale di Piano Lago e delle infrastrutture, dicendosi disponibile a sollecitare in Parlamento le problematiche di un territorio, quello del Savuto appunto “che merita di essere risollevato”. Dall’area roglianese ieri mattina è ripresa dunque la discussione sulla questione del bacino calabrese dei lavoratori utili, che alla luce delle ultime notizie potrebbe rivelarsi più difficile del previsto nonostante la conferma del progetto di legge in discussione, che dovrebbe approdare in Consiglio regionale prima della fine dell’anno. Uno strumento, per come affermato da alcuni amministratori e sindacalisti, che dovrà essere supportato necessariamente da relative risorse finanziarie. Durante il dibattito, particolarmente applaudito è stato l’intervento di Cesare Vigliatore, consulente tecnico di ragioneria per alcuni comuni della zona, che ha posto la domanda “se una buona parte dei lavoratori assolvono a compiti istituzionali, come potranno fare le amministrazioni interessate nel caso questo personale dovesse andare via? Sopprimeranno i servizi?”. Una tesi sposata dallo stesso presidente della Comunità Montana del Savuto, Anna Aurora Colosimo, la quale ha sottolineato che (i lavoratori 235 nel comprensorio) sono una grande risorsa per il Savuto e che da anni i comuni si stanno reggendo sull’opera di queste persone”. Di fatto e quotidianamente,il personale precario utilizzato presso gli enti locali continua a garantire un contributo non indifferente (e in alcuni casi determinanti) nella gestione dei servizi a fronte di una mancanza di stabilità lavorativa, quindi salariale e previdenziale. All’incontro di ieri, tenutosi presso la sala consiliare della Comunità montana, oltre a Mancini hanno partecipato anche il presidente ed il vice-presidente dell’Ente, anna Aurora Colosimo e Giuseppe Cuccomarino, i sindaci di Aiello Calabro, Belsito, Cellara, Colosimi, Grimaldi, Malito, Marzi e Mangone, l’assessore del comune di Cosenza Vincenzo Galo, il rappresentante dei precari Franco CNaccarato, altri amministratori e sindacalisti. La questione dei lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità è stata inserita a pieno titolo nel quadro dell’agenda del cosiddetto “ Tavolo Permanente”, istituto presso la Comunità montana e che si occupa di lavoro, sviluppo, infrastrutture e trasporti.
 


 
 
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