Giacomo Mancini, deputato dell'
Ulivo, ha presentato un' interrogazione al Ministro della
Giustizia per portare a conoscenza del Governo la protesta di un
gruppo di ex detenuti della citta' di Cosenza che, scarcerati in
seguito all' approvazione del cosiddetto indultino, si trovano
ora senza una occupazione ''in grado di operare un effettivo
reinserimento nel tessuto sociale cittadino''.
Mancini ha sostenuto che da alcuni giorni una dozzina di ex
detenuti ''sta inscenando una serie di pacifiche manifestazioni
per sollecitare l' interesse delle istituzioni nazionali e
locali alla loro difficile situazione. La legittima
soddisfazione per la riacquisizione dello stato di liberta' - ha
aggiunto il parlamentare - ha lasciato presto il posto alla
comprensibile preoccupazione per la mancanza di un' occupazione
in grado di operare un effettivo reinserimento nel tessuto
sociale cittadino. Al momento tale legittima aspirazione non ha
trovato soddisfazione''.
''Anche le istituzioni piu' sensibili ad intervenire per
provvedere al disagio sociale, come il Comune di Cosenza - ha
sostenuto Mancini - non hanno la possibilita', a causa delle
ristrettezze di bilancio aggravate dai tagli del Governo, di
incidere positivamente''.
Mancini ha quindi chiesto al Ministro ''se e quali iniziative
intenda prendere per far fronte alla grave situazione patita
dagli ex detenuti di Cosenza, che e' la stessa riscontrabile in
tante altre parti del paese. Se, infatti, il Parlamento bene ha
fatto a seguire le sollecitazioni provenienti da un' opinione
pubblica diffusa ed ispirata dalle giuste prese di posizione del
Pontefice, che invocava maggiore attenzione nei confronti dei
detenuti, e' ineluttabile che venga consentito a coloro che
escono dalle carceri di essere posti nelle condizioni di non
tornare a delinquere per procurarsi i mezzi di sostentamento. A
tale fine - ha concluso Mancini - e' decisivo conoscere se e
quante risorse il Governo intenda trasferire agli enti locali
per provvedere alla risoluzione di una situazione che rischia di
diventare drammatica ed esplosiva''.
|