Accertare se l'Azienda sanitaria di
Rossano ha esercitato una opportuna vigilanza per verificare se
''esistevano i requisiti minimi strutturali e organizzativi
indispensabili per l'esercizio dei servizi convenzionati e se si
e' accertata l'applicazione dei contratti di lavoro tra il
personale''. E' quanto chiede il deputato dell'Ulivo, Giacomo
Mancini, in una interrogazione rivolta al ministro della Salute,
Girolamo Sirchia, circa la situazione della clinica 'Madonna
delle Grazie' di Sibari.
'La struttura - ha aggiunto Mancini - rappresenta un presidio
sanitario di fondamentale importanza ed un punto di riferimento
dell'alto Ionio Cosentino, sia per l'opera sanitaria importante
ed esclusiva espletata nella zona calabro-lucano-ionica e sia
perche' negli anni ha favorito l'occupazione nel settore e ha
alimentato un indotto promuovendo insediamenti abitativi ed
attivita' di sviluppo socio economico. Da anni la struttura e'
gestita dalla Clinialco S.r.l ed e' convenzionata con il
servizio nazionale''.
La struttura sanitaria ha 100 posti letto, vi lavorano 60
persone ed ha le specializzazioni di medicina, cardiologia,
ostetricia e chirurgia. ''L'Azienda nel passato - prosegue
Mancini - ha chiuso i bilanci sempre in attivo ed ha dato agli
azionisti dividendi elevati. Negli ultimi anni nonostante la
forte domanda dell'utenza determinata una crescente difficolta'
economica. In piu' non si sono realizzati investimenti per
ammodernare la struttura, per sostituire strumenti obsoleti e
superati dalle nuove tecnologie, per aggiornare il personale. In
questa fase difficile il reparto della medicina ha aggiunto al
ricovero tradizionale anche quello dell'alcolismo e della
epatologia con rapporti di alto valore scientifico con il
Policlinico Gemelli di Roma e il S.Orsola di Bologna. Tutto ciò
ha incrementato i ricoveri di pazienti provenienti dal
territorio e anche da altri centri importanti della provincia di
Crotone, Matera e Potenza. Nonostante tutto l'amministrazione
per supplire alla difficolta' economica ha iniziato ad
utilizzare il paziente come una mera fonte di guadagno''.
''Il piano di ristrutturazione organizzativo e produttivo -
conclude Mancini - non contiene alcun serio programma di
rilancio e di risanamento economico della struttura. L'unica
soluzione prospettata e' il drastico ridimensionamento dei
servizi all'utenza e del personale in organico''.
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