L' attivazione delle procedure
per lo scioglimento del Consiglio regionale della Calabria: e'
quanto sollecitano alcuni parlamentari del centrosinistra in un'
interrogazione al ministro degli Affari regionali Enrico La
Loggia.
I parlamentari Geppino Camo, Agazio Loiero, Giacomo Mancini,
Luigi Meduri, Marco Minniti, Domenico Bova e Mario Oliverio,
sottopongono all' attenzione del Governo la vicenda relativa al
mancato reintegro nella massima assemblea calabrese del
consigliere regionale Vincenzino Aiello. Aiello, eletto nelle
competizioni regionali del 2000, - e' spiegato nel testo - e'
stato sospeso dalle funzioni nel gennaio del 2002, a seguito di
condanna con sentenza di primo grado per il reato di peculato.
La sospensione, affermano nell' interrogazione i parlamentari
del centrosinistra, ''era stata comminata per diciotto mesi ove
entro tale termine non intervenisse sentenza di condanna di
secondo grado. Cio' non e' avvenuto nei diciotto mesi, malgrado
appunto appunto il 25 novembre 2003, e quindi dopo essere
scaduti i medesimi primi diciotto mesi, sia intervenuta, se pur
riformata, conferma in appello della condanna di primo grado a
ragione dell' uso improprio di un telefonino nel periodo
1992-1995, in qualita' di sindaco del Comune di Castrolibero per
un aggravio di spesa all' erario di circa 200 euro, equivalenti
a circa 400 mila vecchie lire''.
Nell' interrogazione al ministro La Loggia, i parlamentari
rilevano che ''a distanza di ben sei mesi dalla scadenza del
termine di sospensione il consigliere Aiello non viene
reintegrato. Il presidente del Consiglio regionale calabrese
continua a non procedere per legge e al consigliere supplente
viene consentito di svolgere le sue funzioni pur non avendo i
requisiti giuridici e di diritto a far data dal 14 luglio del
2003''.
|