''In Calabria esistono
ceti dinamici e produttivi che elaborano idee, investono sul
territorio, creano sviluppo ed occasioni di crescita, ma che troppo
spesso sono privi di riferimenti e di interlocuzione all'interno
delle istituzioni e dei partiti politici. La cifra piu' drammatica
del fallimento della destra che governa a Roma e a Catanzaro sta
proprio nel fatto di non essere riuscita ad imporre un modello di
sviluppo che consentisse l'affermazione di coloro che vogliono
investire in Calabria''. Lo afferma il parlamentare Giacomo Mancini,
commentando anche le dichiarazioni dei presidenti regionali di
Confindustria e Cna.
''Al contrario - aggiunge Mancini - questa destra
ha privilegiato il rapporto clientelare ed assistenziale mortificando
i meriti ed i tanti talenti che crescono anche grazie ai nostri
atenei. Da questo fallimento deve partire la sfida del
centrosinistra. L'obiettivo deve essere quello di rappresentare la
Calabria piu' sana, piu' capace e piu' dinamica, intessendo con i
suoi rappresentanti rapporti di proficua collaborazione''.
Per il parlamentare calabrese ''nello slancio verso la
conquista di questa frontiera riformista, pero', rappresentano
elementi di insopportabile ritardo il riproporsi delle vecchie
liturgie, degli stanchi tatticismi e delle misere furbizie di cui
anche il campo del centrosinistra rischia di essere vittima. Nei
prossimi mesi si decide il futuro della nostra regione - conclude
Mancini - ed e' dovere di una classe dirigente moderna e capace
governarlo e dirigerlo''.
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