Giacomo Mancini, deputato al Parlamento, ha presentato un' interrogazione urgente al Ministro per le infrastrutture ed i trasporti, Pietro Lunardi lamentando ''la scarsa attenzione del governo e di Trenitalia per la stazione ferroviaria di Cosenza che - precisa il parlamentare - offre sempre meno collegamenti ai cittadini e sta diventando marginale nelle scelte di sviluppo strategico''. ''I cosentini che vogliono raggiungere Roma in treno, infatti - sostiene Mancini - hanno oggi a disposizione una sola linea a lunga percorrenza che nasce a Crotone, ferma a Cosenza e raggiunge Roma sostando pero' alla stazione Tiburtina e non a Termini prima di proseguire per Torino con un tempo di percorrenza, fino a Roma, superiore di novanta minuti a quello dei normali treni Intercity''. Per Mancini ''alla difficolta' di raggiungere la Capitale e da essa le altre regioni d' Italia, i cosentini devono aggiungere gli enormi disagi nei collegamenti interni dalla citta' capoluogo in direzione di Paola e verso gli altri centri della provincia e della regione. E cio' accade nonostante il numero degli utenti sarebbe potenzialmente elevato considerata la presenza di studenti che devono raggiungere gli istituti superiori e l'Universita' e di pendolari che si recano nella citta' capoluogo''. Secondo il parlamentare ''Trenitalia ha dimostrato poco interesse nella valorizzazione della stazione di Cosenza. Infatti, anche la positiva recente introduzione del nuovo treno Minuetto servira' in prevalenza altre realta' regionali. A cio' si aggiunga che la stazione di Cosenza sta conoscendo un repentino ridimensionamento di funzioni, molte delle quali sono state trasferite a Reggio Calabria, a Sapri e a Paola, comportando cosi' la chiusura del presidio di condotta della divisione passeggeri, dove sono impiegati sedici lavoratori, l'officina manutenzione della direzione trasporto regionale Calabria con i suoi ventitre' lavoratori e la conseguente riduzione di posti di lavoro tra i macchinisti e i capitreno che negli ultimi anni sono passati gli uni dalle 110 unita' alle 38 e gli altri dalle 55 unita' alle 24 attuali''. Nell' interrogazione Mancini ha sollecitato il Ministro un intervento per ''dirottare maggiori investimenti che garantiscano collegamenti piu' rapidi e piu' efficienti da e per la citta' di Cosenza e che valorizzino uno snodo ferroviario che dovra' essere centrale per le strategie di sviluppo dell'intero territorio regionale al fine di consentire un legame sempre piu' stretto tra la Calabria e le altre regioni d'Italia''.
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