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Rassegna stampa [ARCHIVIO ANNI PRECEDENTI]

(ANSA)
MANCINI A CONGRESSO DS: SERVONO PROGETTI ELEVATI

15/1/2005

''Nel lontano 1996 Giacomo Mancini e Marco Minniti instaurarono una collaborazione che fu feconda e produttiva di risultati considerevoli. E se noi eravamo e continuiamo ad essere orgogliosi di cio' che insieme abbiamo fatto, ci chiediamo perche' chi con noi ha lavorato per raggiungere quella collaborazione e quei successi invece di rivendicarne i meriti, nei mesi scorsi ha tentato di cancellarla e di sfregiarla con una cattiveria che nemmeno il piu' stolto tra i suoi oppositori avrebbe usato''. Lo ha detto il deputato dei Ds Giacomo Mancini jr. nell' intervento fatto al congresso provinciale dei Ds di Cosenza. ''Al rispetto e alla valorizzazione della storia socialista - ha aggiunto Mancini - qualcuno ha preferito la maldicenza, l' insinuazione e addirittura la calunnia che ha colpito chi aveva l' unica colpa di lavorare per migliorare la nostra citta' e per allargare i confini della nostra parte politica. Purtroppo a pagare gli effetti di questo incomprensibile cambiamento di linea politica non sono state soltanto le donne e gli uomini che hanno collaborato piu' da vicino con Giacomo Mancini, ma tutti i cosentini che stanno registrando con preoccupazione un ritorno all'indietro della nostra citta'. E' evidente che dove esistevano regole amministrative certe per tutti oggi e' tornata la spartizione all' insegna del piu' deteriore metodo partitocratico e dove esisteva una strategia ambiziosa, oggi e' tornata l' improvvisazione contingente e l' incapacita' di realizzare la continuazione di un grande progetto amministrativo e politico che andava solamente assecondato. Cosenza sta perdendo peso e ruolo. Se continuera' su questa china sara' condannata a diventare periferia dell' area urbana. Insistere in questo errore sarebbe imperdonabile soprattutto per chi si definisce riformista e come tale ha il dovere di comportarsi. Purtroppo all' arretramento amministrativo si accompagna lo smarrimento politico, soprattutto tra quei cittadini piu' giovani e piu' dinamici che si erano sentiti protagonisti del progetto di rinascita sostenuto da Giacomo Mancini e che oggi vedono riproporsi quei comportamenti negativi che pensavamo di aver definitivamente sconfitto con dieci anni di buona amministrazione e che, con ragione, ritengono che non debbano appartenere al campo del centrosinistra. Oggi la sfida e' quella di riprendere la strada con insistenza indicata dagli elettori e troppo bruscamente interrotta con incaute manovre di palazzo. L' obiettivo deve essere quello di fare di nuovo di Cosenza un punto di riferimento irrinunciabile dal punto di vista politico e amministrativo. Servono progetti elevati e vasti orizzonti per i quali eravamo e continuiamo ad essere disponibili''. ''Il nostro obiettivo - ha detto ancora Mancini - deve essere quello di tornare alla vittoria. La prima sfida e' la conquista della Regione per la quale con Agazio Loiero pensiamo di costruire un futuro dal quale sia bandito il consociativismo e il trasversalismo che ha prosperato in questi anni alle spalle degli interessi dei cittadini. Per farlo sappiamo che e' indispensabile rafforzare un dialogo con quelle donne e quegli uomini che dividono con noi gli stessi sentimenti e condividono gli stessi progetti e ancora di piu' e' irrinunciabile portare dalla nostra parte tutti coloro i quali pensano che vi sia bisogno dell' impegno politico di persone vere che dimostrino una condotta irreprensibile nel pubblico e che forniscano esempi positivi nei quali potersi riconoscere e rispecchiare. Ritengo che questa sia la cifra che dobbiamo dare al nostro impegno e alle nostre azioni e mi auguro che su queste direttrici possa aprirsi tra di noi una nuova collaborazione''.
 


 
 
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