''Nel lontano 1996 Giacomo Mancini
e Marco Minniti instaurarono una collaborazione che fu feconda e
produttiva di risultati considerevoli. E se noi eravamo e
continuiamo ad essere orgogliosi di cio' che insieme abbiamo
fatto, ci chiediamo perche' chi con noi ha lavorato per
raggiungere quella collaborazione e quei successi invece di
rivendicarne i meriti, nei mesi scorsi ha tentato di cancellarla
e di sfregiarla con una cattiveria che nemmeno il piu' stolto
tra i suoi oppositori avrebbe usato''.
Lo ha detto il deputato dei Ds Giacomo Mancini jr. nell'
intervento fatto al congresso provinciale dei Ds di Cosenza.
''Al rispetto e alla valorizzazione della storia socialista -
ha aggiunto Mancini - qualcuno ha preferito la maldicenza, l'
insinuazione e addirittura la calunnia che ha colpito chi aveva
l' unica colpa di lavorare per migliorare la nostra citta' e per
allargare i confini della nostra parte politica. Purtroppo a
pagare gli effetti di questo incomprensibile cambiamento di
linea politica non sono state soltanto le donne e gli uomini che
hanno collaborato piu' da vicino con Giacomo Mancini, ma tutti i
cosentini che stanno registrando con preoccupazione un ritorno
all'indietro della nostra citta'. E' evidente che dove
esistevano regole amministrative certe per tutti oggi e' tornata
la spartizione all' insegna del piu' deteriore metodo
partitocratico e dove esisteva una strategia ambiziosa, oggi e'
tornata l' improvvisazione contingente e l' incapacita' di
realizzare la continuazione di un grande progetto amministrativo
e politico che andava solamente assecondato. Cosenza sta
perdendo peso e ruolo. Se continuera' su questa china sara'
condannata a diventare periferia dell' area urbana. Insistere in
questo errore sarebbe imperdonabile soprattutto per chi si
definisce riformista e come tale ha il dovere di comportarsi.
Purtroppo all' arretramento amministrativo si accompagna lo
smarrimento politico, soprattutto tra quei cittadini piu'
giovani e piu' dinamici che si erano sentiti protagonisti del
progetto di rinascita sostenuto da Giacomo Mancini e che oggi
vedono riproporsi quei comportamenti negativi che pensavamo di
aver definitivamente sconfitto con dieci anni di buona
amministrazione e che, con ragione, ritengono che non debbano
appartenere al campo del centrosinistra. Oggi la sfida e' quella
di riprendere la strada con insistenza indicata dagli elettori e
troppo bruscamente interrotta con incaute manovre di palazzo.
L' obiettivo deve essere quello di fare di nuovo di Cosenza un
punto di riferimento irrinunciabile dal punto di vista politico
e amministrativo. Servono progetti elevati e vasti orizzonti per
i quali eravamo e continuiamo ad essere disponibili''.
''Il nostro obiettivo - ha detto ancora Mancini - deve essere
quello di tornare alla vittoria. La prima sfida e' la conquista
della Regione per la quale con Agazio Loiero pensiamo di
costruire un futuro dal quale sia bandito il consociativismo e
il trasversalismo che ha prosperato in questi anni alle spalle
degli interessi dei cittadini. Per farlo sappiamo che e'
indispensabile rafforzare un dialogo con quelle donne e quegli
uomini che dividono con noi gli stessi sentimenti e condividono
gli stessi progetti e ancora di piu' e' irrinunciabile portare
dalla nostra parte tutti coloro i quali pensano che vi sia
bisogno dell' impegno politico di persone vere che dimostrino
una condotta irreprensibile nel pubblico e che forniscano esempi
positivi nei quali potersi riconoscere e rispecchiare.
Ritengo che questa sia la cifra che dobbiamo dare al nostro
impegno e alle nostre azioni e mi auguro che su queste
direttrici possa aprirsi tra di noi una nuova collaborazione''.
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