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Rassegna stampa [ARCHIVIO ANNI PRECEDENTI]

(AGI)
CARCERI: MANCINI E PISAPIA, AGEVOLARE VISITE FIGLI A DETENUTI

10/2/2005

I parlamentari Giacomo Mancini e Giuliano Pisapia, membri della Commissione giustizia della Camera dei Deputati, hanno presentato un'interrogazione al Ministro Guardasigilli, Roberto Castelli, sul trattamento riservato ad alcuni detenuti autorizzati ad avere contatti con i propri figli minori. "Recenti episodi verificatisi all'interno delle carceri italiane - affermano i due parlamentari - hanno posto all'attenzione dell'opinione pubblica la drammatica condizione di vita alla quale sono sottoposti alcuni detenuti. Alle tante mancanze delle strutture edilizie spesso fatiscenti e sovraffollate si aggiungono disposizioni normative e regolamentari che appaiono contrarie ai principi dello stato di diritto. E' il caso della circolare n. 34770/5920 del 20 febbraio 1998 che stabilisce che il detenuto in regime di 41 bis possa svolgere colloqui con i propri figli senza i vetri divisori solo fino al compimento del dodicesimo anno di eta' del minore. Al contrario, al minore, maggiore di 12 anni, e' impedito anche il minimo contatto fisico con il genitore detenuto". I due parlamentari sottolineano che "il regime del cosiddetto carcere duro, che gia' prevede invasive privazioni della liberta' individuale contro le quali piu' volte si e' pronunziata la Corte Europea dei diritti dell'uomo, con queste divisioni aggiunge un divieto che appare crudele e inumano e di difficile comprensione anche dal punto di vista normativo considerato che la legge penale pone come parametro il compimento non degli anni 12, bensi' di anni 14 come riferimento all'imputabilita'. Pertanto non si comprende per quali ragioni le afflizioni che, per quanto riguarda il detenuto in regime di carcere duro gia' ben poco si appaiano alla finalita' rieducativa della pena e del recupero sociale del cittadino, devono estendersi nei fatti anche ai figli minorenni che vengono, da tale disposizione regolamentare, impediti ad avere un contatto fisico diretto con il proprio genitore e che rischiano cosi' di subire traumi che possono provocare danni irreparabili alla crescita psichica del minore". Per questi motivi Giacomo Mancini e Giuliano Pisapia hanno chiesto al Ministro Castelli "se e quali provvedimenti intenda prendere al fine di agevolare i rapporti tra il detenuto sottoposto al regime del 41 bis e i propri familiari, con speciale riguardo ai figli minori essendo questo uno dei compiti previsti dall'ordinamento penitenziario ad integrazione degli interventi trattamentali".
 


 
 
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