''Il congresso nazionale dei Ds ha
avuto, tra gli altri meriti, quello di valorizzare, finalmente senza
riserve, aspetti importanti della storia socialista italiana'', dice
Giacomo Mancini, leader del Pse-Lista Mancini e parlamentare
dell'Ulivo, che si aggiunge: ''Si è percepita la volontà di chiamare
all'impegno comune donne e uomini che hanno avuto una militanza nel
vecchio e glorioso Psi''.
Mancini sottolinea i contenuti della relazione di Fassino, ''con
i suoi riferimenti alle migliori esperienze socialdemocratiche
europee'' e la ''decisione di modificare il simbolo esplicitando il
riferimento al socialismo''. Per il parlamentare calabrese, ''le
parole chiare e coraggiose di Fassino poi, rendono merito all'azione
di quanti, in anni passati, si sono spesi in un progetto che all'epoca
appariva non scontato. Penso al lavoro svolto in Calabria da Marco
Minniti, allora coordinatore della segreteria di Massimo D'Alema, e da
Giacomo Mancini, sindaco di Cosenza''. Proprio per questo, però, Mancini sottolinea che
''amareggia ancora di più che, proprio nel momento in cui Piero
Fassino dimostra tanta convinta determinazione nell'aprire il suo
partito alla cultura socialista, in Calabria, che è stata ed è la
regione più socialista d'Italia, vi sia chi sotto la Quercia ha posto
in essere una lunga serie di atti di ostilità contro i dirigenti
socialisti''.
Il parlamentare cita ''il ribaltone antisocialista al comune di
Cosenza e l'esclusione dalla giunta della Provincia sono le ferite più
profonde che mortificano donne e uomini che si richiamavano alle
posizioni di Giacomo Mancini e che, sotto il simbolo da lui pensato,
quello del Pse oggi adottato anche dai Ds, si continuano a
riconoscere. Sarebbe auspicabile che le direttrici tracciate con forza
da Fassino consiglino ai dirigenti calabresi di invertire la rotta
infausta intrapresa e di valorizzare il ruolo dei socialisti il cui
peso sarà determinante per vincere le prossime sfide e che meritano
rispetto e considerazione sempre e non solo con un certo cinismo dopo
essere stati vittime di violenze''.
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