La vicenda del professor Ernesto Guerresilascia i confini della nostra città ped approda sul tavolo del Ministro della Salute. Giacomo Mancini ha presentato un’interrogazione al ministro Girolamo Sirchia e al ministro della Funzione Pubblica Mario Baccini per sollecitare una soluzione al "groviglio legislativo che impedirebbe il trattenimento in servizio di personalità riconosciute nel campo della medicina come il prof. Ernesto Guerresi, direttore dell’unità operativa di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Cosenza. A favore di Guerresi, in questi giorni, si sono espresse tante donne cosentine che hanno apprezzato il suo lavoro positivo che ha permesso al suo reparto di diventare punto di riferimento della sanità calabrese. L’articolo 1-quater del decreto legge 28 maggio 2004 n. 136 convertito con modificazioni dalla legge 27 luglio 2004 n. 186, dispone, infatti, il trattenimento in servizio fino al compimento del settantesimo anno di età per coloro i quali abbiano già raggiunto l’età pensionabile. L’articolo 1 comma 99 della legge finanziaria 2005 stabilisce, al contrario, che le disposizioni in materia di assunzioni di cui i commi da 93 a 107, che sanciscono il divieto per le pubbliche amministrazioni di assumere nuovo personale, si applicano anche al trattenimento in servizio di cui al sopra citato articolo. Come è evidente esiste un netto contrasto tra le finalità che ciascuna delle suddette disposizioni intende perseguire: nel primo caso il legislatore tende a tutelare la prosecuzione di un rapporto di lavoro già in essere, avente un termine finale fisiologicamente determinato così da ipotizzare un caso che di certo non integra gli estremi di una nuova assunzione; nel secondo caso, al contrario, il legislatore fissa il divieto per le pubbliche amministrazioni di contrarre nuovi rapporti di lavoro a tempo indeterminato, con la dichiarata finalità di contenere la spesa pubblica. La ratio dell’istituto del trattenimento in servizio oltre il sessantasettesimo anno di età e fino al settantesimo è quella di permettere alle pubbliche amministrazioni di continuare ad utilizzare risorse umane altamente qualificate dal punto di vista scientifico, sia per la professionalità che per l’esperienza acquisita sul campo. L’applicazione del divieto di funzionamento dell’istituto introdotto con la legge finanziaria, sta già provocando una serie di disservizi che creano notevole disagio ai cittadini, soprattutto nel settore della sanità a causa del fatto che ad alcune personalità non è consentito più di continuare ad offrire la propria preziosa prestazione lavorativa, come nel caso della mancata proroga al direttore dell’unità operativa di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Cosenza annunciata dai vertici dell’azienda sanitaria. Per questi motivi Giacomo Mancini ha sollecitato i ministri ad indicare “se e quali urgenti provvedimenti intendano prendere al fine di consentire che settori nevralgici della pubblica amministrazione, come quello della sanità, non perdano risorse umane e professionali indispensabili per poter continuare a offrire alla comunità servizi adeguati e di primo livello”.
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