Giacomo Mancini, deputato al Parlamento, ha presentato un’interrogazione al Ministro per i beni e le attività culturali, on. Giuliano Urbani, e al Ministro del lavoro e politiche sociali on. Roberto Maroni, per denunziare la grave situazione sofferta dal personale ex Lsu in servizio presso la Biblioteca Nazionale di Cosenza recentemente assunto dalla società P.M. Mirabilia. “Con convenzione n. 684 del 30-10-2000 stipulata tra il Ministero per i beni e le attività culturali e diverse società, infatti, si è proceduto alla stabilizzazione di tutti i lavoratori socialmente utili, tra i quali quelli in servizio presso la biblioteca di Cosenza, con assunzione a tempo indeterminato presso le società convenzionate, dal 5-12-2000. I lavoratori sono stati assunti presso società che hanno a loro volta stipulato singole convenzioni con il medesimo Ministero sulle basi di progetti che scadranno nel 2005. Nonostante ciò i lavoratori, in special modo quelli di Cosenza, denunziano da più tempo i notevoli ritardi che si sono verificati nel pagamento dei salari da parte delle società convenzionate, anche a causa di ingiustificate lentezze nell’erogazione dei contributi da parte del Ministero”.
Per questi motivi Giacomo Mancini ha chiesto ai Ministri Urbani e Maroni “se e quali provvedimenti intendano adottare per garantire le risorse necessarie alla realizzazione dei progetti in scadenza nel 2005 nel rispetto degli impegni assunti dal ministero competente; quali iniziative ritengano di intraprendere per garantire le risorse economiche necessarie alla continuazione dei progetti oltre il 2005, nel rispetto degli impegni sottoscritti in relazione alla stabilizzazione definitiva degli Lsu impiegati nell’amministrazione dei beni culturali; se non reputino opportuno verificare ogni ipotesi percorribile al fine di procedere all’assorbimento degli Lsu suddetti direttamente nella struttura pubblica, considerando che nel settore dei beni culturali vi sono innumerevoli progetti ed emergenze che attengono alla tutela, alla salvaguardia ed alla conservazione dei beni culturali per i quali è indispensabile la disponibilità di operatori; se infine intendano intervenire con urgenza per garantire il regolare pagamento dei salari al fine di evitare la precarietà che di fatto i dipendenti ex Lsu stanno subendo”.
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