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Rassegna stampa [ARCHIVIO ANNI PRECEDENTI]

(LA PROVINCIA COSENTINA)
MANCINIANI E ALLEATI SEMPRE PIU' LONTANI

9/4/2004

Cresce la tensione fra le forze politiche che hanno aderito al progetto della lista unitaria “Uniti nell’Ulivo”, Sdi, Ds e Margherita e il Pse - Lista Mancini. Per come era stato preannunciato dalle colonne di questo giornale è stata ufficialmente fatta pervenire al segretario provinciale del Pse, Salvatore Magarò, la richiesta di convocazione di una riunione.«L’urgenza è motivata - affermano nella missiva Genise, segretario dello Sdi, Franchino , segretario dei Ds e Laratta, vicesegretario regionale della margherita- dal fatto che il patto tra Pse e Frasca genera problemi di tipo politico che si pongono in contrasto con gli orientamenti assunti dall’intera coalizione provinciale di centrosinistra e con il profilo politico del progetto “Uniti nell’Ulivo”. Infatti, nelle settimane scorse la coalizione si era già pronunciata sulla inopportunità della presenza di candidati del movimento di Salvatore Frasca nella lista socialisti cattolici». «In seguito a tale orientamento i rappresentanti della lista socialisti cattolici hanno optato per la non candidatura degli esponenti del movimento che si richiama a Frasca. Come si potrebbe spiegare - continua la lettera inviata a Magarò - oggi la riproposizione di tale scelta nell’ambito della lista del Pse? Inoltre, pur considerando la legittimità di una autonoma strategia politica del Pse di lavorare al perseguimento del progetto dell’unità dei socialisti, non è secondario valutare il fatto che tale indicazione per come è posta si inscrive in una direzione che contrasta con il progetto “Uniti nell’Ulivo”. Pur se oggi “Uniti nell’Ulivo” costituisce un momento di aggregazione elettorale non sfugge a nessuno che tale progetto si configura come il primo passo di una aggregazione politica delle varie culture del riformismo progressista e democratico italiano». «Il processo di aggregazione è teso ad interpretare - si sotiene nella richiesta di incontro - una domanda di unità politica delle diverse componenti riformiste al fine di semplificare lo stesso sistema politico ed a contrastare la deriva verso la frammentazione della rappresentanza politica. L’unità dei socialisti è componente essenziale e da valorizzare nell’ambito di una più vasta aggregazione politica e culturale insieme alle forze che si ispirano a radici culturali e politiche diverse dallo stesso filone socialista». «Per come è stata espressa l’ambizione dell’unità dei socialisti nel documento pubblicato a firma congiunta Pse e Frasca, invece, si pone oggettivamente con il carattere di una nuova diaspora ed in linea con il processo di frammentazione. Le ragioni politiche sottointese dal patto Pse - Frasca ripropongono uno schema di unità dei socialisti che rievoca visioni parcellizzanti proprie di una identità di nicchia di tipo minoritaria e non rivolta ad un coerente sforzo di autentiche aggregazioni unitarie. Le posizioni di Frasca sia in merito alle vicende politiche di Cassano allo Ionio che a quelle provinciali e regionali confliggono con la caratterizzazione politico - programmatica della stessa coalizione di centrosinistra. Tale patto si presenta - concludono i responasbili politici dello Sdi, Ds e Margherita - come una forzata cooperazione elettoralistica intorno alla lista del Pse priva di una coerente proiezione politica strategica con le linee indicate nel manifesto per l’Europa di Romano Prodi e con le scelte assunte autonomamente dalla coalizione del centrosinistra cosentino». Una lettera che ha suscitato scalpore negli ambienti del Pse e che , certamente, produrrà una risposta di ugual tenore rispetto da un diktat che sembra assumere pìiù una valenza personalistica che politca.
 


 
 
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