''La storia politica di Giacomo
Mancini, intimamente legata alla Calabria, alla sua gente, ai
suoi valori, ha profondamente inciso sull' evolversi della
vicenda del Mezzogiorno d' Italia nel corso della seconda meta'
del XX secolo''. Cosi' il presidente dello Sdi, Enrico Boselli,
ha ricordato la figura di Giacomo Mancini, nel terzo
anniversario della morte del leader socialista che e' stata
commemorata stamani nel cimitero di Cosenza dal Pse.
Boselli ha scritto una lettera al nipote del leader
socialista, Giacomo Mancini jr, deputato dei Ds.
''Caro Giacomo - ha scritto Boselli - il terzo anniversario
della scomparsa del tuo compianto nonno, il compagno Giacomo
Mancini, costituisce per tutti noi che l' abbiamo conosciuto e
di cui abbiamo apprezzato l' opera politica e di governo,
occasione di profonda riflessione e di rimpianto per la perdita
di una grande personalita' politica e morale. La sua ostinata
iniziativa ha concorso a che la questione dello sviluppo
economico e dell' emancipazione del Sud valicasse i confini
angusti propri di una parte del Paese e divenisse questione di
interesse nazionale convinto che dalla sua soluzione sarebbero
scaturiti effetti positivi per l' intero paese''.
''La memoria di Giacomo Mancini - ha concluso Boselli -
rimane viva in tutti noi: quella di un leader, di un punto di
riferimento politico e umano il cui insegnamento ha segnato
molti giovani che come noi intraprendevano il cammino della
esperienza politica. A te per primo, ma anche ai compagni che lo
hanno sostenuto e apprezzato, a tutti noi spetta il compito di
proseguire l' opera di lui che fu, socialista riformista, un
autentico maestro e guida del socialismo moderno''.
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