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Incontro del Pse nei saloni dell'Holiday Inn a Cosenza per discutere dell'attuale situazxione politica sia a livello nazionale che locale. Ha introdotto i lavori il consigliere comunale e provinciale Vincenzo Adamo che ha illustrato le motivazioni dell'incontro dinanzi ad una affollata platea. Presenti i consiglieri comunali Ruffolo, Cuconato, Maddaloni e Mari, oltre al coordinatore provinciale e consigliere regionale Salvatore Magarò. Molto atteso l'intervento del deputato Giacomo Mancini. "Lavoreremo con i socialisti dello Sdi, i radicali di Pannella, Bonino, Capezzone e Cappato e aspetteremo - ha affermato Giacomo Mancini - le decisioni del congresso del Nuovo Psi sperando che possano definitivamente allontanarsi dal centrodestra. Abbiamo partecipato alla convenzione programmatica di Fiuggi che ha dato appuntamento per il 15 novembre per la presentazione del nuovo simbolo e del nuovo nome del nostro nuovo partito. Vogliamo partecipare alla creazione di un partito nuovo, che sia orgoglioso della sua storia e che sappia disegnare le traiettorie per il futuro". E nell'analisi politica fatta da Giacomo Mancini non potevano mancare precisi riferimenti sulla Provincia di Cosenza e sull'Amministrazione comunale. per l'Ente provincia, Mancini ha sottolineato di "essere convinto che la sfida del governo si vince anche con la conquista della fiducia dei cittadini e non ottenendo tapiri che assegna Striscia la notizia. "Abbiamo detto al presidente della provincia Mario oliverio, che per adesso siamo disponibili a rafforzare la sua squadra contribuendo a fissare insieme a lui e a raggiungere obiettivi ambiziosi". Sull'amministrazione comunale, Giacomo Mancini si è a lungo soffermato, sostenendo che "oggi è drammaticamente evidente come le nostre critiche alla giunta del ribaltone fossero giuste". Ed il giudizio di Giacomo Mancini non è stato certamente tenero con l'amministrazione comunale. "La nostra città - ha incalzato Giacomo Mancini - non ha autorevolezza e non incide positivamente sulla vita dei cittadini che anelano, giustamente, ad una amministrazione che sia in grado di saper governare. Vi è la necessità sentita da tutti di una svolta profonda e radicale che riparta dalle giuste impostazioni del Modello Cosenza. Altro che innesti o aggiunte che servirebbero solo ad accontentare qualche appetito famelico e non risolvono in alcun modo i problemi delle comunità".
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