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Rassegna stampa [ARCHIVIO ANNI PRECEDENTI]

(GAZZETTA DEL SUD)
L'eredità di Mancini

16/10/2004

Dal deputato Giacomo Mancini, leader del Pse-Lista Mancini, riceviamo e pubblichiamo Dopo sei mesi dal ribaltone antisocialista, gli amministratori che occupano le stanze del comune grazie a manovre incaute bocciate sonoramente dagli elettori con il voto di giugno, hanno deciso di convocare un convegno per discutere su "Cosenza che si trasforma". Alla semplice lettura dell'invito balza agli occhi la prima sorpresa: il governo plurale partecipato da tutte le forze politiche, tanto enfatizzato a giustificazione del varo della giunta del ribaltone, non esiste più e lascia il posto ad un monocolore di minoranza i cui punti di forza sono l'assessore ai lavori pubblici di Cosenza, il Presidente della Provincia e quello dell'Amaco; lo stesso Sindaco è relegato ad un ruolo del tutto marginale e di contorno, tanto che la sua presenza è limitata ad un semplice indirizzo di saluto. Tutte le altre forze politiche non sono nemmeno citate. Entrando nel merito, poi, i cittadini che assisteranno al dibattito e che ne leggeranno le cronache troveranno l'ennesima presentazione delle idee già illustrate alla città da Giacomo Mancini. E quindi dopo aver distillato veleno, dopo aver vomitato rancori mai sopiti, dopo aver partorito infime insinuazioni, dopo aver tentato di infangare e gettare ombre sull'azione della migliore amministrazione che Cosenza abbia mai avuto, i beneficiati dal ribaltone saranno costretti a presentare nuovamente ai cosentini il Ponte di Calatrava e le opere di raccordo con la Statale 107, l'ultimo lotto del Viale Parco, il Planetario, l'urbanizzazione di Via Popilia e la riqualificazione di Torre Alta, i lavori di ristrutturazione del Castello Svevo, e tutte quelle altre importanti opere pubbliche ideate ed elaborate dall'amministrazione guidata da Giacomo Mancini i cui progetti furono da essa inviati alla Regione Calabria per l'approvazione ed il cui finanziamento, a distanza di anni, è stato finalmente perfezionato, grazie anche al contributo tecnico brillante ed efficace degli assessori esautorati Cersosimo e Leporace. I cosentini, anche quelli più distratti, capiranno come i beneficiari del ribaltone non hanno prodotto nessuna nuova idea e di conseguenza tutti avranno chiaro che l'unico compito che spetta all'attuale amministrazione è unicamente quello di realizzare le opere pensate da Giacomo Mancini. Noi siamo convinti che questa amministrazione fallirà anche questo obiettivo. E' da qui che nasce la nostra sfida per il governo futuro della città. Chiediamo a tutti i cosentini di farsi garanti del guanto che lanciamo a coloro i quali occupano abusivamente le stanze del comune. I beneficiati del ribaltone non saranno in grado di portare a termine nessuna delle tante opere significative che verranno nuovamente presente al Rendano. Siamo certi di vincere la sfida perchè, insieme a tutti i cosentini, costatiamo quotidianamente il disinteresse di questa amministrazione per i problemi dei cittadini e registriamo la sua ormai proverbiale lentezza ed incapacità evidenziata dal fatto che questi sei mesi, durante i quali sono stati messi alla porta i tecnici interni ed i collaboratori esterni che insieme hanno avuto il merito, nel decennio 1993-2002, di cambiare Cosenza, sono trascorsi senza nemmeno riuscire ad asfaltare i cento metri di strada che collegano Piazza Mancini a Via Popilia. Oggi lanciamo la nostra sfida per il governo futuro di Cosenza consapevoli che il compito di far tornare la buona amministrazione in città spetterà al prossimo Sindaco che sarà un socialista.
 


 
 
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