Giacomo Mancini, candidato a Sindaco della Grande Alleanza tra chi ama Cosenza, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

Lo scandalo che mina alle fondamenta del mondo del calcio dopo la pubblicazione delle intercettazioni telefoniche di Luciano Moggi è il disvelamento della rete di interessi oscuri tra chi ha diretto da decenni il sistema della designazione degli arbitri, quello del calcio mercato e della definizione degli assetti societari fornisce l’occasione per fare piena luce dopo quattro anni sulla verità dell’ingiusta cancellazione della squadra di calcio della città di Cosenza dal calcio professionistico.
Tutti gli sportivi di Cosenza ricordano che la stagione 2002-2003 del campionato di serie B si concluse con la retrocessione sul campo della Salernitana del Genoa e del Cosenza che si piazzò al terzultimo posto.
Il verdetto del campo, che per quanto riguarda il sodalizio silano fu anche determinato dalla vicenda giudiziaria ancora non conclusa che portò agli arresti del patron Pagliuso, fu poi completamente stravolto dalle decisioni della federcalcio e della lega poi ratificate da un decreto appositamente approvato dal Consiglio dei Ministri che gli ammetteva in serie B il Genoa la Salernitana ma non il Cosenza che veniva definitivamente cancellato.
A beneficiare della cancellazione del Cosenza fu la Fiorentina che dalla serie C fu promossa d’ufficio e senza tante spiegazioni in serie B.
Il quadro di illegalità diffuse che viene oggi disvelato fa presumere che anche l’esclusione del Cosenza è la promozione della Fiorentina siano state definite in base ad interessi oscuri maturati da rapporti, contatti e regie politiche sull’asse Cosenza Firenze che devono essere ancora chiariti.
Gli sportivi cosentini e tutta la comunità ha il sacrosanto diritto di conoscere la verità e di sapere quali sono stati i traffici e i baratti perpetrati ai danni del glorioso Cosenza 1914.