Biografia
Attività parlamentare
Dichiarazioni
Agenda
Rassegna stampa
Galleria fotografica
Manifesti
Scrivimi

 
Area riservata



Dichiarazioni [ARCHIVIO ANNI PRECEDENTI]

Al Congresso: Avanti con la costituente socialista

15/4/2007

Questo è l’intervento di Giacomo Mancini agli atti del V congresso nazionale straordinario dello SDI che si è svolto a Fiuggi il 13-14-e 15 aprile.

Compagne e compagni,
un solo fotogramma, una sola immagine: una mattina di autunno l'onorevole Fioroni, Ministro della Pubblica Istruzione, venne in Calabria a visitare una scuola di Locri per spiegare ai ragazzi che studiano in quella che è una città difficile, di una regione difficile, che il crimine si combatte anche investendo in istruzione.
Il Ministro, quel giorno, fu interrotto da uno di loro, che con la sfrontatezza degli anni, gli disse: "belle parole e però nella mia scuola mancano anche i riscaldamenti".
Oggi in quella scuola continuano a non esserci i termosifoni.
E la mia regione continua ad essere squassata dal crimine.
La situazione in Calabria è drammatica.
Lì la forza armata ed economica delle organizzazioni criminali trova sostegno e protezione in settori non irrilevanti della classe dirigente.
Questo stato di cose è così evidente che solo chi non lo vuole vedere, non lo nota e non ne rimane impressionato.
Ed è per questo che quando sono stato indicato dal nostro partito a far parte della Commissione Antimafia, ho iniziato a dire quello che tutte le donne e gli uomini della mia terra vedono e subiscono.
Ho parlato della pervasività delle organizzazioni criminali.
Ho raccontato le trame e gli affari tra i boss mafiosi, i dirigenti dei partiti e i rappresentanti delle istituzioni.
Ho denunziato del consociativismo e del trasversalismo tra destra e sinistra che impone le scelte nella sanità, nella gestione dei fondi comunitari, nel sistema dei rifiuti ed in quello dell’informatica.
E che determina anche le alleanze politiche.
A causa di quello che ho detto sono stato minacciato.
Ricevo continui inviti più o meno amichevoli per non sollevare più questi temi.
La mia reazione alcuni la conoscono.
Io l’ho già detto, ma voglio ripeterlo qui in questa sede solenne.
Non intendo farmi intimidire.
Anche se sono consapevole che a muoversi contro di me non è soltanto la ‘ndrangheta, ma sono i settori inquinanti della classe dirigente e anche del centro sinistra, continuerò con ancora maggiore determinazione questa battaglia.
Andrò avanti con la schiena dritta!
Più temibili saranno le pressioni, più forte sarà la mia voce.
Perché so che questa battaglia è la battaglia di tutti quanti noi e di tutto il nostro partito.
La situazione non è difficile solo in Calabria.
Sono tante le realtà a rischio nel Mezzogiorno e nel Paese.
E proprio dove è più preoccupante e penetrante l’avanzata della criminalità organizzata, più timida e incerta è la risposta dei partiti e di molte istituzioni.
Per questo il Mezzogiorno ed il Paese hanno bisogno di una nuova politica.

Compagne e compagni,
la prosssima settimana celebrando contemporaneamente i loro congressi DS e Margherita scioglieranno i loro partiti e faranno confluire le loro burocrazie in un nuovo soggetto.
Con la sua determinata relazione Enrico Boselli ha indicato a tutti i nostri delegati ed ha evidenziato all'intero popolo del centrosinistra, quanto siano profonde le contraddizioni politiche e quanto siano marcate le differenze programmatiche che animano i promotori del nascituro Partito democratico.
E proprio questa debolezza è la causa che spinge molti dirigenti di quei partiti a tentare di colmare quei vuoti di politica con la gestione del potere.
Questo avviene nei comuni, nelle provincie e nelle regioni.
E quanto più aumentano le difficoltà a farsi capire dalla propria gente, tanto più il potere viene promesso e dispensato per convincere o per tacitare le critiche.
Ed è cosi che aumentano i fenomeni negativi che diventano degenerazione che ingenera nella opinione pubblica disapprovazione e indignazione.
Le auto blu, le sirene spiegate, le scorte, i codazzi, i portaborse, i privilegi.
Il potere esibito con arroganza e gestito senza qualità si accosta e si aggiunge al familismo amorale.
Il clientelismo diventa affarismo e viene alimentato con il consaciativismo. Chiedo all’on. D’Alema che oggi pontifica sui giornali:
E’ questa la nuova politica di cui Lei parla?
A me, a noi, questa sembra una politica vecchia.
Anzi la parte peggiore di quella vecchia con i vizi peggiori e senza alcuna virtù. La degenerazione che dilaga è causa dell'allontanamento dalla partecipazione alla vita democratica, dalle analisi e dalle scelte che ne seguono, sopratutto dei più giovani delle nuove generazioni che quando vedono i loro meriti e i loro titoli soccombere a vantaggio dell'appartenenza e del comparaggio si rifugiano nell'astensionismo o alimentano l'antipolitica.
Quei fenomeni che il Paese conosce bene e che fanno dire che: la politica è tutta uguale e chi la fa, svolge un'attività negativa.
Noi, oggi, dopo i travagli di questi quindici anni, trascorsi tra sofferenze, umiliazioni, odii e veleni ci sentiamo di avere la forza morale per dire di no che non è vero che le cose stanno così.
Oggi, anche grazie alla condotta e allo stile che ha dato Enrico Boselli, possiamo dire che noi ci sforziamo di non essere come tutti gli altri.
Dentro di noi esiste l’ambizione di tentare di rappresentare un’esperienza differente che compia continui sforzi, che impegni i nostri dirigenti a mettersi sempre in discussione per tentare di conquistre la simpatia delle ragazze e dei ragazzi del nostro Paese, per guadagnare la fiducia di tanti nuovi elettori.
Che faccia loro capire che non c’è attività più bella, più nobile di quella che si occupa dei bisogni degli altri.
È nulla è più gratificante di lavorare affinchè il mondo di domani sia più giusto, più libero, più laico di quello di oggi.
Ecco perchè adesso che il nostro partito è impegnato nell'apertura di questo nuovo ambizioso cantiere che vedrà edificare finalmete una grande casa dei socialisti è il momento di dire con orgoglio che la nostra casa poggerà sulle solide fondamenta costituite da valori veri.
I valori di nuova etica pubblica, di una buona pratica di governo, della trasparenza, della correttezza del rispetto delle regole.
Poggierà sui valori della legalità.
Che tante volte, anche purtroppo all'interno del centrosinistra, viene predicata tanto, ma praticata poco.

Compagne e compagni,
questo congresso è stato uno splendido congresso.
In questi giorni negli occhi, nelle espressioni, nei visi di tutti noi si può leggere l'orgoglio di appartenere ad una grande e bella storia: quella del socialismo. Una storia di cui siamo eredi e continuatori, una storia che abbiamo difeso strenuamente sempre con convinzione e con la schiena diritta.
Grazie al lavoro quotidiano e prezioso di tutti quanti voi, grazie alla guida coraggiosa del nostro Segretario.

Compagne e compagni,
Il mio amico Bobo Craxi citando una bella canzone di De Gregori ha detto: mio padre era un marinaio.
Un grande marinaio, aggiungo io, alla memoria del quale oggi si inchinano anche quelli che lo hanno condannato al naufragio.
Mio nonno non era un uomo di mare.
Era un combattente e che combattente. Aveva grinta e aveva coraggio.
E mi ha insegnato a lottare per quello in cui credo, a schierarmi dalla parte di chi è solo, senza difesa, senza diritti, senza giustizia.
E’ questa la nostra storia.
La stroria che vogliamo continuare insieme a vecchi compagni che riabbracciamo con gioa e a nuovi compagni ai quali ci uniamo con entusiasmo.
Guardando insieme al futuro come devono sempre fare i socialisti.

Compagne e Compagni,
Paul Rasmussen a conclusione del suo intervento per il quale gli siamo grati ci ha raccontanto che tornando in Danimarca abbracciando il suo nipotino avrebbe spiegato a Lucas che in Italia c'è un partito che si chiama SDI che ha militanti pieni di cuore e di passione.
Personalmente mi piace pensare che il mio lavoro, il nostro lavoro e quello di tutto il nostro partito possa essere utile per edificare una società piu giusta e più libera.
Quando torno a casa e guardo il mio bambino che dorme mi piace pensare che il tempo che mi ha tenuto lontano da lui, sia stato utile per conquistare un parte anche infinitamente piccola in più di libertà e di eguaglianza e di diritti.
E questa la rotta che ci indica la nostra bussola.
E questa la traiettoria che dobbiamo seguire.
E a chi ci chiede come fa oggi l’Unità qual’è la prospettiva della costituente socialista.
Noi rispondiamo: la nostra missione è il socialismo.
Scusate se è poco

 


 
 
  © Copyright - Tutti i diritti riservati