Biografia
Attività parlamentare
Dichiarazioni
Agenda
Rassegna stampa
Galleria fotografica
Manifesti
Scrivimi

 
Area riservata



Dichiarazioni [ARCHIVIO ANNI PRECEDENTI]

Perquisizione giornalisti; tentativo di limitare informazione

31/7/2007

Se in tali atti e nelle modalità di esecuzione non ravveda il tentativo di condizionare e di limitare il diritto di libera informazione esercitato dai suddetti giornalisti e dalle loro rispettive testate- così Giacomo Mancini dello SDI in una interrogazione cofirmata del capogruppo della RNP Roberto Villetti e dal responsabile nazionale giustizia Enrico Buemi, rivolta al ministro della Giustizia Clemente Mastella, sulle recenti perquisizioni avvenute nei confronti di alcuni giornalisti tra cui Carlo Vulpio del Corriere della Sera e Chiara Spagnolo del Quotidiano della Calabria. Il 26 luglio 2007 su mandato della Dottoressa Annunziata Cazzetta sostituto della Procura della Repubblica di Matera, - riferiscono i parlamentari socialisti -sono state perquisite case, uffici e autovetture di cinque giornalisti (Carlo Vulpio del Corriere della Sera, Gianloreto Carbone di Chi l’ha visto?, Nicola Piccenna, Emanuele Grilli e Nino Grilli del settimanale lucano “il Resto” e l’ufficio e l’abitazione del capitano della compagnia dei Carabinieri di Policoro, e sono stati sequestrati personal computer, floppy disc, cd, video dvd, taccuini, agende telefoniche, documenti vari. Arbitrariamente – continuano i tre dirigenti dello SDI- sono stati sequestrati anche i pc di persone estranee a ogni accusa, e cioè dei figli (di cui uno minorenne) e della moglie del giornalista Carlo Vulpio; un atto questo, violento e scioccante, anche in considerazione del fatto che moglie e figli di Vulpio hanno aperto i rispettivi pc in presenza dei poliziotti e dell’esperto informatico che li accompagnava mostrandone tutto il contenuto. A scongiurare l’ingiustificato sequestro – riferiscono Mancini, Villetti e Buemi nell’ interrogazione a Mastella- non è bastato neppure l’aver dimostrato che i tre pc erano essenziali al lavoro e alla vita studentesca dei tre congiunti di Vulpio; e cioè, della moglie, che insegna Storia e Filosofia al Liceo classico e nel pc ha grafici e documenti relativi alla propria professione; del figlio maggiorenne, che studia Architettura all’Università e nel proprio pc ha disegni e programmi di disegno indispensabili agli studi e, urgentemente in questo periodo, indispensabili ai suoi esami universitari; dell’altro figlio di Vulpio, minorenne, che nel pc ha spartiti musicali e quant’altro occorra a uno studente di musica al Conservatorio (pezzi musicali, etc); Nei confronti dei giornalisti – ricordano i parlamentari - è stato ipotizzato il reato di associazione a delinquere finalizzata alla diffamazione, accusa “perfezionata” con l’attribuzione del “concorso morale” a uno degli indagati (Vulpio). I professionisti da più tempo stanno occupandosi con passione e professionalità di riferire attraverso le loro testate all’opinione pubblica nazionale le vicende legate alle inchieste che hanno toccato anche il mondo della magistratura lucana e in modo particolare di quella cosiddetta “Toghe lucane”; In data 30 luglio- ricordano i parlamentari socialisti riferendo della seconda perquisizione -su mandato della Procura della Repubblica di Catanzaro sono state perquisite l’abitazione, e la casa di vacanza della giornalista del Quotidiano della Calabria, Chiara Spagnolo, e la redazione di Catanzaro del giornale stesso e sono stati sequestrati i computer della professionista. Le operazioni sono durate diverse ore e – evidenziano i dirigenti dello SDI -non hanno risparmiato gli oggetti personali come le agende dell’adolescenza, le foto, i biglietti di auguri, i cd musicali le poesie copiate dai libri che sono stati tutti minuziosamente setacciati. Su tali fatti ha espresso la dura protesta degli Ordini nazionale e regionali dei giornalisti, della Federazione nazionale della stampa e delle testate giornalistiche interessate Per questi motivi Giacomo Mancini, Robero Villetti e Enrico Buemi hanno chiesto a Clemente Mastella di sapere “se e quali collegamenti esistono tra le due perquisizioni disposte nei confronti di giornalisti che tra l’altro si occupavano tutti delle indagini condotte dal Dott. Luigi De Magistris della Procura della Repubblica di Catanzaro; se è a conoscenza di nuove e future ulteriori iniziative nei confronti di altri professionisti e dello loro testate; se non ritenga di attivare i propri poteri ispettivi per verificare la corretta condotta degli uffici di procura che hanno proceduto alla perquisizione nei confronti dei suddetti giornalisti”.
 


 
 
  © Copyright - Tutti i diritti riservati