Biografia
Attività parlamentare
Dichiarazioni
Agenda
Rassegna stampa
Galleria fotografica
Manifesti
Scrivimi

 
Area riservata



Dichiarazioni [ARCHIVIO ANNI PRECEDENTI]

Pm Catanzaro: Mastella confessi reali motivazioni trasferimento

25/9/2007

Clicca qui per leggere l'interrogazione al Ministro 
della Giustizia

“E più che giusto chiedere che i magistrati inquirenti parlino soltanto attraverso i propri atti di indagini e non con interviste alle televisioni e ai giornali. Sarebbe stato doveroso pretenderlo soprattutto durante gli anni novanta quando alcuni settori politicizzati di una certa magistratura si arrogavano il diritto di scrivere quella che loro definivano la vera storia di Italia divulgando i loro teoremi attraverso iniziative editoriali. Tuttavia mai nella storia repubblicana è stato richiesto il trasferimento per un pubblico ministero sul solo presupposto di aver concesso interviste – così Giacomo Mancini dello SDI sulla richiesta di trasferimento di Luigi De Magistris presentata dal Ministro della Giustizia al CSM. Ecco perché nel momento in cui si iniziano a conoscere i contenuti delle relazione degli ispettori ministeriali inviati a Catanzaro appare ancora più inopportuna l’iniziativa del senatore Mastella. Si ha la netta impressione- ha continuato il deputato socialista- che l’obbiettivo reale sia quello di allontanare un magistrato che stava disvelando le opache trame del comitato di affari composto da dirigenti politici di entrambe gli schieramenti, rappresentanti delle istituzioni e settori della magistratura che ha depredato i fondi comunitari destinati allo sviluppo della Calabria. L’impressione diventa certezza – ha continuato il capogruppo socialista in commissione antimafia-sapendo che mai prima d’ora in tutta la storia repubblicana è stata attivata addirittura una procedura di urgenza per il trasferimento. Per questo – ha concluso Mancini che domani avrà un question time con Mastella- il Ministro della Giustizia ha il dovere di confessare i reali motivi del trasferimento di De Magistris che continua a destare una profonda indignazione nell’opinione pubblica nazionale”

 


 
 
  © Copyright - Tutti i diritti riservati