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Dichiarazioni [ARCHIVIO ANNI PRECEDENTI]

Perugini non riuscirà a spaccare i socialisti

13/1/2008

Leggi l'intervista su Gazzetta del Sud

All’indomani della pubblicazione della Governance poll da parte del Sole 24 ore che condanna il sindaco di Cosenza all’ultimo posto in classifica tra i primi cittadini di Italia il Partito Socialista ha commentato con ironia dicendo che l’unico modo per Perugini di riguadagnare popolarità è quello di dimettersi. Conferma la linea dura?
Certamente sì! Prima termina questa esperienza meglio è per Cosenza. Il dato del Sole 24 ore è sconfortante.
Perché?
In ogni città, in quelle grandi come in quelle piccole, il sindaco, anche quello che si dedica all’ordinario, gode sempre di buona popolarità, soprattutto durante il primo mandato tanto che sono rarissimi i casi in cui gli elettori non lo confermano per il secondo quinquennio. Invece a Cosenza si è rotto irrimediabilmente il rapporto tra Perugini e l’opinione pubblica: lo confermano sia i sondaggi condotti con metodologie scientifiche e sia il giudizio negativo che si percepisce tra i cittadini passeggiando per strada. E poi il fatto che Perugini sia stato indicato come l’ultimo tra i sindaci in Italia rappresenta un’onta per la nostra città.
Addirittura.
Per la verità da quando i socialisti sono stati cacciati dal comune grazie all’arcinoto complotto di Palazzo, Cosenza ha inanellato un insuccesso dietro l’altro su molti fronti. Ma questa volta abbiamo toccato veramente il fondo: ultimi in classifica, al 106simo posto su 106 città capoluogo è uno schiaffo in pieno viso all’intera comunità.
Come risollevarsi?
C’è bisogno di un sindaco socialista che abbia un programma ambizioso che riporti in alto Cosenza, che riconquisti il rispetto per la nostra città in Calabria e in Italia, che fissi in cima all’agenda delle priorità la risoluzione dei tanti, troppi, problemi irrisolti dei cosentini.
Negli ambienti di palazzo da tempo si parla di rimpasto, di nuovi innesti. Adesso dopo le dimissioni polemiche dell’assessore Pingitore, i tempi appaiono più maturi. Ma non scherziamo! Da più di un anno questa amministrazione sta alimentando un dibattito di basso livello sulle pretese di posti di potere di un ceto partitico famelico e auto referenziale che parla a se stesso. Cosenza ha bisogno di altro. I cosentini vogliono un sindaco che decida e che risolva i problemi. Invece per l’amministrazione Perugini il traffico, l’insicurezza nei quartieri, la cronica mancanza di acqua, l’immondizia che inizia a far paura, la disoccupazione che è allarmante sono gli ultimi dei pensieri. Per i cosentini e per noi sono i primi. Un’esperienza negativa quindi?
Negativa? Fallimentare è parola più appropriata. Per impedire a Cosenza di avere un sindaco socialista, nel 2006 alcuni settori del centrosinistra hanno fatto di tutto e di più: hanno cacciato la Catizone (che in molti rimpiangono), hanno rinsaldato alleanze trasversali con settori del centrodestra, hanno alimentato un clima di odio di cui è vittima da anni il nostro partito e l’intera città e hanno ordito macchinazioni ai nostri danni, molte delle quali sono state smascherate altre che stiamo svelando. Tutto questo per eleggere il peggiore sindaco di Italia. Ne valeva la pena?
Eppure i bene informati parlano di un disgelo tra il Partito Democratico e il Partito Socialista che sono alleati nei governi nazionali, regionali e provinciali.
Sto seguendo con interesse le prime mosse della nuova leadership del PD che sembrerebbe sia impegnata a modificare equilibri interni e a disarticolare vecchie e preoccupanti incrostazioni. Se il nuovo segretario regionale, che è politico a tutto tondo, intende riallacciare un rapporto rispettoso e di competizione leale con il nostro partito, ha la possibilità di farlo arrestando le azioni ostili contro i socialisti e cancellando la vergogna di Cosenza.
In che modo?
Per porre le basi ad un dialogo serio e non legato al contingente è doveroso rispettare la storia e il presente di Cosenza, che è sempre stata e continua ad essere una città socialista, che merita, fin da subito, di tornare ad avere un sindaco socialista.
Mentre lei insiste con coerenza sulla rivendicazione di un sindaco socialista per Cosenza, si dice che Perugini stia tentando un accordo con alcuni dirigenti del suo partito.
Lo sport di tentare di dividere i socialisti continua ad essere praticato, ma questa volta fallirà!
Come fa ad esserne sicuro?
Nel mio partito ci sono ottimi dirigenti che sono troppo leali per tradire la battaglia simbolo di tutti i socialisti calabresi e troppo avveduti per stringere accordi con il peggiore sindaco di Italia.
 


 
 
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