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Elezioni: Boselli, no a comizio Pd con anniversario scomparsa Mancini

7/4/2008

“Un grande leader socialista che e' sempre stato in prima linea nelle battaglie importanti di progresso del nostro Paese”. Così Enrico Boselli ha ricordato il segretario del Psi, Giacomo Mancini, di cui domani ricorre il sesto anniversario della scomparsa, in un messaggio al nipote.
“Il tratto fondamentale dell’impegno politico di Mancini – scrive Boselli - fu l'autonomismo del PSI dal PCI e dalla DC, e anche questa e' la ragione per cui Mancini ebbe un ruolo determinante nell’ascesa di un altro giovane autonomista alla guida del partito, Bettino Craxi".
"Mancini è stato un dirigente molto sensibile all’innovazione, mai prono alle intimidazioni e alle critiche anche feroci che da più parti gli furono rivolte.
È stato – continua Boselli - un fiero oppositore della legislazione emergenziale in difesa dei principi e delle garanzie democratiche che sempre si devono riconoscere a tutti i cittadini. Ha avuto un forte approccio laico: e se oggi abbiamo una legge moderna sull'aborto lo dobbiamo a leader come Giacomo Mancini". "Ancora oggi il suo ricordo è vivo tra tutti i socialisti italiani e in tutti i calabresi, a prescindere dal loro colore politico, che giustamente lo hanno sempre considerato come uno tra i pochi uomini di governo fattivi e riformatori. Ancora oggi ricordo la folla imponente che partecipò alle sue esequie a Cosenza e il sentimento di grande partecipazione di tutta la comunità cosentina. Per questo trovo sbagliata, sgradevole – conclude Boselli - la scelta di Veltroni di svolgere un comizio a Cosenza proprio nel giorno in cui la Fondazione dedicata al leader socialista organizza nella città di Mancini la sua commemorazione”.
 


 
 
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