Tra Nord e Sud esistono sperequazioni intollerabili, non certo per come sostiene Castelli nella differenza delle percentuale dei promossi all’esame degli avvocati, ma, al contrario, nella carenza di infrastrutture, di collegamenti, di occupazione, di servizi, e, più in generale, di occasioni di crescita offerte ai cittadini, per aumentare le quali il Governo attuale niente sta facendo.
La verità e che Castelli e i suoi alleati si ricordano della Calabria e del Mezzogiorno solo quando devono mandare i loro figli e i loro parenti a sostenere l’esame da avvocato.
Con la riforma che propone, il Ministro sortisce l’effetto di penalizzare ancora di più i giovani aspiranti avvocati meridionali che sarebbero costretti a peregrinare per l’Italia in cerca dell’abilitazione che è doveroso, al contrario, che ottengano nello stesso luogo dove hanno svolto la pratica e dove eserciteranno la loro professione.
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