I rilievi dell’opposizione erano più che fondati, visto che il Ministro Castelli in commissione ha acconsentito di modificare un provvedimento che definiva non modificabile ed ha concesso la possibilità ai giovani praticanti di consultare i codici commentati. La riforma che lo stesso Ministro definisce non organica, però, continua a presentare elementi di ingiustizia perché impone per legge quello stesso turismo forense che dice di voler combattere.
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