L’emendamento a mia firma, approvato ieri, rappresenta l’ennesimo duro colpo all’impianto del decreto Castelli perché differisce di un anno l’applicazione del nuovo sistema.
Il fatto poi, che sia stato votato all’unanimità dalla Commissione, conferma il malessere che serpeggia nella stessa maggioranza che dovrebbe indurre il Ministro a ritirare il provvedimento che è già stato profondamente cambiato rispetto all’impostazione originale, per consentire al Parlamento di predisporre una riforma organica, più seria e più giusta.
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