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Dichiarazioni [ARCHIVIO ANNI PRECEDENTI]

Sui mandanti dell'omicidio Fortugno fare chiarezza nella Margherita

21/3/2006

Giacomo Mancini, primo tra i candidati calabresi della rosa nel Pugno alla Camera dei Deputati, č stato intervistato da Alessio Falconio di Radio Radicale per commentare gli arresti nell'ambito del delitto Fortugno.
Questi alcuni stralci dell'intervento:

"Ho l' impressione che quelli di oggi siano gli arresti della manovalanza della criminalita' organizzata e che rispondano alle esigenze di dare un segnale del lavoro delle forze dell'ordine e del superprefetto De Sena. Si arresta l'esecutore materiale del delitto Fortugno ma rimangono molte ombre sul movente dell'omicidio.
La pista da seguire - ha aggiunto - dovrebbe essere quella che riguarda il settore della sanita' calabrese, governato da un partito degli affari con addentellati nei partiti politici. Succedeva cosi' quando al governo della regione c'era il centro destra, oggi che c'e' il centro sinistra non c'e' affatto stato un netto cambiamento. Su questo serve una profonda riflessione.
Lo scontro tra il presidente Loiero e la Margherita avra' sicuramente avuto ad oggetto le candidature per le elezioni politiche, ma il contrasto e' stato talmente violento da far pensare che ci sia alla base una dinamica che riguarda le decisioni prese e da prendere nel settore della sanita', della depurazione delle acque e dei rifiuti.
Si tratta - ha proseguito Mancini - dei settori che rappresentano il core business della criminalita' organizzata che tenta di dominare avvantaggiandosi dei servizi e dell' accondiscendenza di parte del ceto politico locale.
Vedo una certa analogia tra l'omicidio Ligato e quello Fortugno.
Come nel caso Ligato si accerto' che i mandanti erano nel suo stesso partito, cioe' la Dc, forse bisognerebbe vedere piu' approfonditamente nelle federazioni dei partiti che operano in provincia di Reggio Calabria per avere piu' chiaro il quadro di rapporti non limpidi, di collegamenti spesso evidenti tra rappresentanti di alcuni partiti e la criminalita' organizzata".

 


 
 
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