Giacomo Mancini, in riferimento alle dichiarazioni rilasciate questa
mattina dal presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga, ha
rilasciato la seguente dichiarazione:
“Ha perfettamente ragione il presidente emerito della Repubblica
Francesco Cossiga quando tuona contro i telecomizi di alcuni procuratori
della Repubblica.
Al cordoglio profondo e all’indignazione corale per il barbaro omicidio
del professor Francesco Fortugno, devono seguire analisi sagge ed
equilibrate.
Se, oggi, è possibile definire alcune zone, ma non certamente tutta la
regione, della Calabria, un protettorato della mafia, è anche perché
una parte delle istituzioni non ha fatto il proprio dovere.
Tra queste ci sono certamente alcuni settori della magistratura
inquirente che, nell’ultimo decennio, hanno preferito assoldare improbabili
pentiti per dimostrare il teorema secondo il quale in Calabria non è
possibile fare politica senza il sostegno della mafia, invece di perseguire
i criminali che operavano indisturbati sul territorio.
Come non ricordare che il più terribile boss della piana di Gioia Tauro
è stato per tanti anni latitante alloggiando tranquillamente nel suo
appartamento in pieno centro.
Oggi c’è chi sostiene che la ricetta per sconfiggere la criminalità è
quella di cancellare i diritti per i calabresi.
Al contrario, se si vuole costruire un futuro più sicuro è invece
indispensabile aumentare i diritti e le opportunità per i calabresi.
Se il governo nazionale facesse il suo dovere sostenendo le tante
iniziative meritevoli dei cittadini onesti e laboriosi, se tutti gli
amministratori locali premiassero i meriti ed i titoli e non alimentassero il
favoritismo e la clientela, se le forze dell’ordine fossero fornite di
organici e mezzi adeguati, sarebbe più semplice offrire ai calabresi
una prospettiva di prosperità e di sviluppo”.
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