 “A Cosenza c’è stato un golpe: un vero e proprio attentato contro la democrazia che ha falsato il risultato elettorale”.
Così Giacomo Mancini dello SDI commentando la vicenda del sequestro delle liste elettorali operato a pochi giorni dalle comunali di Cosenza del 2006 da un funzionario della DIGOS di Cosenza senza l’autorizzazione della magistratura inquirente per come chiarito dal sottosegretario Luigi Li Gotti in Commissione Giustizia.
“E’ inquietante che una violenta e velenosa campagna di odio perpetrata contro i socialisti abbia spinto un funzionario della Questura a commettere un atto così eclatante senza essere stato autorizzato dal magistrato”.
“E’ grave - ha continuato il deputato socialista - che il sostituto procuratore della DDA non abbia sentito il dovere di smentire immediatamente una notizia tanto devastante quanto falsa che è stata strumentalizzata negli ultimi giorni di campagna elettorale. La vittima di questa vicenda ancora oscura non è solo il mio partito, ma l’intera comunità”.
“Ecco perché ai cosentini deve essere concesso il sacrosanto diritto di conoscere la verità – ha concluso il capogruppo dello SDI in Commissione Antimafia - e di sapere perché chi ha il dovere di servire lo Stato si sia prestato ad una macchinazione a vantaggio di una parte politica e contro l’intera cittadinanza”.
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