Riportiamo di seguito il corsivo di Emanuele Macaluso apparso su "Il Riformista" mercoledì 21 Marzo 2007
Perché Amato e Minniti non ci spiegano?
In questo Paese è sempre difficile, anzi impossibile acquisire la verità su fatti di enorme rilievo come le stragi, da Portella delle Ginestre a Piazza Fontana a Ustica, o di modesta portata, ma significativi. Sentite questa. Nelle ultime elezioni amministrative i dirigenti Ds (tra cui Nicola Adamo) accusarono i socialisti di Mancini di aver presentato una lista di “delinquenti”. Questo è il linguaggio dei prefetti di Fassino in provincia. E che prefetti! La Digos intervenne sequestrando le liste perché si disse che c’era una inchiesta e una richiesta del pm Raffaella Sforza. Grandi titoli sui giornali locali. I parlamentari socialisti Buemi e Mancini hanno interrogato il ministro della Giustizia per saperne di più sull’inchiesta e il sottosegretario ha risposto leggendo quel che scriveva la Procura della Repubblica : “Non vi è stata da parte di questo ufficio nessuna richiesta alla acquisizione della documentazione e che nella segnalazione del reato o negli allegati non è contenuto nessun atto che si riferisca alle liste dei candidati”. Bene. E allora la Digos per conto di chi chi effettuò il sequestro? Potremmo saperlo dal ministro socialista Amato o dal viceministro ds, il calabrese Minniti?
L'articolo nella versione pdf. è consultabile nella sezione rassegna stampa
Amato o Minniti rispondano su voto Cosenza
“Il ministro degli Interni Amato e il sottosegretario Minniti, ai quali il deputato Angelo Piazza ha rivolto nei giorni scorsi un'interrogazione, ci facciano sapere per conto di chi la Digos effettuo' il sequestro delle nostre liste nelle ultime amministrative, visto che contrariamente a quanto si era affermato non c'era stata nessuna inchiesta e nessuna richiesta da parte della Procura della Repubblica”. Lo afferma il deputato dello SDI Giacomo Mancini, riprendendo un corsivo di Emanuele Macaluso, pubblicato su 'il Riformista' di oggi.
“Quando ci presentammo alle amministrative -spiega Mancini- i Ds locali ci accusarono di aver presentato delle liste di delinquenti. Subito dopo ci fu l'intervento della Digos che ne attuo' il sequestro affermando che era in corso un'inchiesta e una richiesta del Pm Raffaella Sforza. Solo alcuni giorni fa, in seguito a un'interrogazione presentata da me e dal responsabile giustizia dello SDI Enrico Buemi al ministro Mastella, siamo venuti a sapere dalla risposta del sottosegretario che da parte della procura non era stato avviato nessun provvedimento relativo all'acquisizione della documentazione e che nelle segnalazioni di reato non c'era alcun atto che si riferisse alle liste dei candidati”. “A questo punto -conclude Mancini- e' doveroso che sull'intera vicenda si faccia chiarezza, anche perche' in Calabria si predica tanto la democrazia e la legalità ma come si vede, si pratica poco”.