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“In occasione delle ultime elezioni amministrative di Cosenza si e' verificato un "vulnus grave per la democrazia". Lo ha detto Giacomo Mancini, che si e' detto "senza parole" dopo la replica che il sottosegretario alla Giustizia Alberto Maritati ha dato stasera alla Camera ad una interpellanza urgente dello stesso deputato dello SDI che denunciava l'allora intervento dellA Digos sulle liste elettorali alla vigilia delle comunali a Cosenza. Maritati, in sostanza, ha ricordato il "clima acceso" in cui si svolsero le elezioni a Cosenza, e pur ammettendo che "l'iniziativa della Digos avrebbe potuto essere condotta con tempi e modalita'" diversi e finalizzati alla ricerca di una maggiore "discrezione", ha escluso che vi sia stata influenza sullo "svolgimento democratico del voto" anche perche' l'attuale sindaco di Cosenza si e' affermato con un buon margine. Mancini ha puntualizzato: "Il clima era incandescente ovunque, non solo a Cosenza. Ma la Digos non e' andata nel resto d'Italia a sequestrare le liste elettorali". L'esponente socialista ha aggiunto: "A Cosenza le regole e le leggi non sono state rispettare, con un vulnus per l'esercizio del libero voto dei cittadini. E non vale nemmeno dire che il sindaco ha vinto con un margine del 4%, perche' equivale a dire che la Digos puo' anche agire oltrepassando le regole, tanto poi...". Per Mancini, "quei fatti merito censura e sanzioni perche' c'e' stata una condotta che ha falsato l'esito democratico delle elezioni. Il governo ha il dovere di impedire che cio' avvenga e che certi condizionamenti non ci siano. Se non si lavora per cancellare certe connivenze negative, per la Calabria non ci sara' mai futuro".