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Lei è sempre stato critico nei confronti dell'amministrazione Perugini. Negli ultimi tempi ha ravvisato degli elementi nuovi che hanno fatto mutare il suo giudizio?
Purtroppo no. Cosenza è una città in ginocchio. L'unica possibilità per risollevarla è quella di andare al voto in primavera insieme alle provinciali ed eleggere un nuovo sindaco ed una nuova amministrazione che sostituisca le chiacchiere di Perugini con i fatti che chiedono i cittadini. Aspettare sino alla scadenza naturale del 2011 sarebbe una iattura per tutta la comunità. Non le sembra di esagerare.
Eppure negli ultimi tempi ferve il dibattito sull'area urbana, sulla metropolitana leggera, sul nuovo ospedale?
Appunto si fanno tante chiacchiere, questo è innegabile. Mancano però i fatti, le opere, per non parlare dei tempi di realizzazione. Oggi i cittadini giudicano chi governa la cosa pubblica esclusivamente in base a ciò che viene realizzato. Guardi Berlusconi: in pochi mesi ha cancellato l'ICI, ha detassato gli straordinari, ha ripulito Napoli dall'immondizia, ha inviato i militari a protezione dei cittadini. Insomma ha realizzato tante di quelle cose da conquistare un giudizio più che positivo sul suo operato.
Ritorniamo a Cosenza. Perugini dice di aver messo in cantiere tante iniziative.
Stiamo ai fatti: a Vaglio Lise è sorta una vergognosa baraccopoli di rom con il tacito assenso del Comune. In città manca il lavoro. I servizi sociali sono insufficienti. Il centro storico è stato abbandonato. Manca l'acqua nelle case. Le iniziative culturali languono. Dopo un decennio la stagione lirica è stata cancellata. Di nuove opere pubbliche nemmeno l'ombra. La chiusura di corso Mazzini è uno scandalo. Il viale Mancini è ancora chiuso. A proposito, si ricorda quello che avevamo detto in campagna elettorale sul Viale?
Cosa?
Noi lo avremmo riaperto il 21 agosto del 2006. Avevamo indicato anche l'orario: le 6.30 delmattino. Invece sono passati due anni e Perugini non ha toccato niente.
Dal comune dicono che ci sono dei provvedimenti della magistratura che bisogna rispettare.
Guardi che il sindaco di Cosenza non è il dottor Bruno Tridico. Compito della magistraturainquirente è quello di assicurare i delinquenti alla giustizia, non quello di amministrare una città.
Dei ritardi che lei denuncia alcuni da Palazzo dei Bruzi addebitano la responsabilità all'eredità del passato!
Ma se quelli che dicono queste cose sono sulla scena politica da dieci, venti o addirittura trent'anni. Cosa hanno fatto questi signori per Cosenza? Il loro obbiettivo è uno ed uno solo: infangare Giacomo Mancini e lo strepitoso decennio a guida socialista. Cosi facendo otterranno un solo risultato.
Quale?
Aumentare i voti socialisti per Berlusconi. Se questi sono gli argomenti di una certa sinistra a Cosenza non faccio fatica ad immaginare che saranno tanti gli elettori e i dirigenti socialisti a guardare con interesse al progetto del PDL. Insomma lei insiste sul voto in primavera anche per il comune. Probabilmente troverà d'accordo tutto il centro destra, ma registrerà l'ostilità del PD.
Forse sarà così. Ma non voglio credere che i settori più avveduti di quel partito non capiscano che continuando con questa amministrazione si corre il serio rischio di vedere Cosenza precipitare a livelli mai conosciuti in passato. Da questo punto di vista leggo in alcune sortite dell'onorevole Adamo il tentativo di smarcarsi e di prendere le distanze da Perugini e dai suoi collaboratori. Vedremo quello che succederà al comune.
Però per certo a primavera si voterà per le provinciali. Che alleanze andrete a costruire?
I socialisti sopratutto in Calabria hanno sempre portato avanti una politica contraddistinta da fatti, opere e realizzazioni. Ecco perchè a noi interessa eleggere un presidente che lavori nell'interesse della comunità e non di quello del proprio partito, per questo il compito di tutti quanti noi è quello di costruire una coalizione che presenti agli elettori un programma di impegni concreti che si candidi a realizzare nei prossimi cinque anni.