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Di seguito l'intervento di Giacomo Mancini durante la conferenza stampa svoltasi presso la Camera dei Deputati con Denis Verdini, coordinatore di Forza Italia, Fabrizio Cicchitto, capogruppo alla Camera, Gaetano Quagliariello, vice capogruppo al Senato.
Ho deciso di aderire al Popolo della Libertà.
Anche in Italia, come nelle grandi democrazie, si sta rafforzando un sistema in cui due soli partiti si contendono la guida del Paese.
In questo nuovo quadro, Silvio Berlusconi, il Governo che dirige e il partito che guida, sono gli unici e i soli riferimenti per i riformisti.
E per chi, come me, è socialista e può vantare una gloriosa e centenaria storia familiare socialista è naturale stare dalla parte di chi realizza le riforme e contro chi le osteggia.
Impegnarsi con chi ha iniziato a cambiare il Paese e contro chi favoleggia di un pericolo per la democrazia e si limita ad agitare la piazza.
Considero giusto e coerente lavorare insieme a chi predilige i fatti alle chiacchiere, premia i meriti e taglia gli sprechi, investe nei diritti e nelle garanzie per i cittadini e lotta contro gli ingiusti privilegi delle corporazioni.
Per questi motivi ho scelto di partecipare al progetto del PDL e di spendermi per il suo successo. Insieme a mia moglie, ringrazio di cuore Denis Verdini per la grande opportunità che mi offre, e tutti i dirigenti nazionali e calabresi di Forza Italia per l’accoglienza calorosa che mi hanno riservato.
Sono l’ultimo arrivato, e per questo mi impegnerò con umiltà, ma anche con grande determinazione.
Il Presidente Berlusconi ha fissato la sfida: fare del PDL il grande partito dell’innovazione e del cambiamento capace di conquistare la fiducia di tutti i riformisti, dei liberali e dei moderati e di rappresentare così più della metà degli italiani.
Fin da subito iniziando dalla mia terra che è vittima di un lungo periodo di malgoverno, mi rimboccherò le maniche per contribuire a vincere questa sfida ambiziosa.