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Il Popolo della libertà rappresenta l’unico approdo anche per tutti i riformisti – così Giacomo Mancini a margine del Consiglio nazionale di Forza Italia. Nel nuovo quadro che da bipolare sta rapidamente trasformandosi in bipartitico appare evidente che il PDL diventa riferimento per i partiti e i movimenti che dal 1994 hanno seguito e sostenuto la discesa in campo di Silvio Berlusconi e insieme per tanti elettori che in quegli anni fecero scelte diverse, ma che oggi sono profondamente delusi dal tradimento della prospettiva socialdemocratica del PD e della sua deriva dipietrista. In questo modo- ha concluso Mancini- sarà possibile vincere la sfida lanciata dal presidente Berlusconi e fissata da Denis Verdini di fare del PDL il grande partito dell’innovazione e del cambiamento capace di conquistare la fiducia di tutti i moderati, dei liberali e dei riformisti e di rappresentare così più della metà degli italiani.